Riduzione premi ai dirigenti comunali, Cenni: “Il Comune poteva fare di più”


L’ex sindaco e attuale consigliere comunale Roberto Cenni contesta la riorganizzazione dell’apparato dirigenziale del Comune di Prato portata avanti dalla giunta Biffoni. In particolare Cenni rivendica di aver avviato la politica di contenimento della spesa e riduzione del numero dei dirigenti, e critica le cifre economiche alla base dell’operazione varata da Biffoni. Nonostante il fondo per indennità di posizione e risultato sia passato a 905mila euro nel 2015 rispetto ai 945mila del 2014, a parere dell’ex sindaco, la cifra non è comunque proporzionale alla riduzione di due posizioni per prepensionamento. In sostanza Roberto Cenni si aspettava uno sforzo maggiore da Biffoni e la sua squadra.

Di seguito riportiamo l’intervento integrale di Roberto Cenni: “La riorganizzazione dell’apparato dirigenziale del Comune di Prato operato dalla giunta Biffoni prosegue il trend positivo già portato avanti dalla mia amministrazione fin dal 2010, dove si registravano 23 dirigenti, passati a 21 nel 2011 e a 20 nel 2012, per arrivare ai 19 del 2013/2014 e in organico fino a pochi giorni fa, sottolineando che all’insediamento nel 2009 i dirigenti erano 26. Gli attuali dirigenti si attestano a 17 con il prepensionamento dell’Ing. Frasconi e del Dott. Fontani, pertanto fino a qui nulla di particolarmente sostanziale, salvo la riduzione dell’esborso per minori stipendi – dei due pensionati – della quale beneficeranno le casse comunali a partire dal 2015. Ritengo però opportuno soffermarmi sulle cifre economiche dell’operazione. Nel 2014 il fondo per indennità di posizione e risultato, con percentuali di ripartizione del 70% e 30%, ammontava a 945000 euro (pertanto 661500 euro per posizione e 283500 per risultato), tali cifre sono state distribuite ai dirigenti in somme variabili e con un maggior contributo ai dirigenti di area, quattro in totale, rispetto a quelli dei vari servizi comunali. Adesso il fondo è passato a 905000 euro con una riduzione di 40000 euro che verranno accantonati nelle economie del bilancio comunale e con una ripartizione tra posizione e risultato del 66.6% e 33.3% (ovvero circa 600000 euro per posizione e 305000 per risultato), quindi di gran lunga inferiore a quanto annunciato dalla giunta che proponeva una ripartizione al 50 e 50. E’ sull’ammontare delle indennità che si palesa quindi l’incongruenza, ovvero la cifra totale, che seppur minore risulta comunque non proporzionale alla riduzione delle due posizioni per prepensionamento. Ricordo infine i risultati raggiunti durante il mio mandato nel corso del quale le retribuzioni dei dipendenti comunali sono passate da circa 45 milioni di euro del 2009 ai circa 38 milioni del bilancio consolidato del 2014”.

 

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balu
balu
8 anni fa

Bravo Biffoni brava Faltoni. E lasciare Cenni dire quello che vuole, tanto Prato si è già scordata di lui.