27 Giugno 2015

Tutti in Questura in cerca della bici rubata ma pochi escono vittoriosi


Esposte questa mattina dalle 9 alle 12,30 in Questura una sessantina di biciclette rubate rinvenute dalla Polizia dal 2008 ad oggi. Tante le persone che si presentano con denuncia di furto e documento di identità alla mano, nella speranza di ritrovare il mezzo ecologico a cui erano tanto affezionati.
“Mi hanno rubato la bicicletta nel 2008, ma ormai non ho più molta fiducia nella possibilità di ritrovarla” afferma una donna pratese di mezza età. “Se poi penso a come mi è stata sottratta, quasi ancora non ci credo. Era il 15 febbraio del 2008, giorno del mio compleanno – racconta la donna- e sono andata al lavoro, lasciando la bici all’interno di un cancello chiuso di viale Montegrappa. Per scrupolo, l’ho anche assicurata ad un’inferriata interna al cortile con due lucchetti. Non è servito a niente: sono riusciti a portarla via. Ho trovato i lucchetti a terra, probabilmente spezzati con un paio di tronchesi”.
Un’esperienza simile è quella raccontata da un anziano pratese, che afferma di aver perso la bici circa un mese fa, e di non averne più avuto alcuna notizia. “Era un giorno di fine maggio. Sono entrato in un negozio per fare un controllo dell’apparecchio acustico. In tutto sarò rimasto dentro lo studio per circa dieci minuti. Neanche il tempo di uscire, che la bicicletta era sparita. La cosa che mi dispiace di più – continua l’anziano – è che si trattava di un mezzo molto buono: una Bianchi nera, cui ero molto affezionato”.
Tra le persone deluse di non aver trovato la loro bicicletta tra quelle esposte, ma non particolarmente sorprese di ciò, vi è chi si lamenta della situazione in cui versa la nostra città dal punto di vista della sicurezza e dell’illegalità.
“Non si può più stare tranquilli: Prato è diventata una città invivibile” afferma un signore anziano. “Anche che mia figlia, che pure è adulta, ha subito aggressioni e intimidazioni da parte di alcuni stranieri nel centro storico, dove lavora, e adesso è impaurita. Per quanto riguarda la bicicletta, tra queste non c’è – dichiara il signore, osservando i mezzi esposti all’esterno della Questura. “Dubito di ritrovarla: già i delinquenti avevano provato a rubarla una volta, ma per fortuna l’avevano solamente spostata. Invece l’ultima volta hanno fatto sul serio. Appena mi sono accorto del furto, ho percorso tutto il centro storico a piedi, ma della mia vecchia bici neanche l’ombra”.
Il bilancio della mattinata è dunque il seguente: tante le persone che cercano la propria bici, ma poche coloro che escono dalla Questura vittoriose.
Gli agenti della Questura dichiarano che questa è la prima esposizione di bici rubate che organizzano, e che l’intenzione è quella di riproporla periodicamente. La prossima avrà luogo tra circa tre o quattro mesi. Invitano, inoltre, la cittadinanza a non perdere la speranza: rivolgendosi anche a polizia municipale e carabinieri di Prato può esservi la possibilità di ritrovare la propria bicicletta. È sufficiente telefonare per informarsi sull’orario migliore per presentarsi a visionare i mezzi raccolti dalle forze dell’ordine.

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