12 Giugno 2015

Uno spettacolo a ingresso libero sul “Big bang” per festeggiare i dieci anni del Museo di Scienze planetarie


Dieci anni di attività per una istituzione prestigiosa che promuove la cultura scientifica, coniuga divulgazione e ricerca e si è imposta sullo scenario toscano come polo didattico regionale. E’ il Museo di scienze planetarie della Provincia di Prato che spegne le prime 10 candeline e per festeggiare offre sabato 13 giugno (ore 21,30) al Teatro Cicognini lo spettacolo teatrale Big Bang, una messa in scena di e con Lucilla Giagnoni.
Inaugurato ufficialmente il 19 marzo del 2005 da allora sono stati veramente moltissimi i visitatori che hanno varcato la soglia di via Galcianese, si stima siano oltre 110 mila. Ai 90 mila biglietti staccati si aggiungono infatti le presenze a mostre ed eventi anche in altre sedi e circa 2.000 classi di scuole di ogni ordine (dalla materna alle superiori) che hanno usufruito della didattica e dei laboratori del Museo.
“Grandi numeri per una struttura che è un’eccellenza pratese e che ha saputo affermarsi a livello nazionale – sottolinea Matteo Biffoni, presidente della Provincia di Prato – Il museo non è solo un luogo nel quale ammirare le opere esposte, ma è soprattutto una realtà che ‘racconta’ la scienza e diffonde cultura, e lo fa in particolare con i ragazzi.”
Attualmente la struttura custodisce oltre 5.000 esemplari tra meteoriti e minerali dei quali 320 fanno parte dell’allestimento permanente. Ma il suo successo si deve anche alle tante mostre temporanee, l’ultima in ordine di tempo è “Pietre figurate, fantasie della natura” che sarà possibile visitare fino a settembre.
“In questi anni sono tante anche le collaborazioni scientifiche che il Museo ha attivato – aggiunge il direttore Marco Morelli – basti pensare a quella con l’Agenzia Spaziale Europea e il Parco Astronomico delle Madonie. Ma il punto di forza è la realizzazione di laboratori scientifici qualificati, come “Esperimenta con Galileo, che hanno permesso di incrementare il numero di ragazzi e bambini.”
Ma vediamo, dopo aver ripercorso i traguardi salienti di questi dieci anni di attività, alcuni dettagli dello spettacolo di sabato al Teatro Cicognini. Ricordiamo che l’ingresso è ibero fino a esaurimento posti. Per prenotazioni e informazioni 0574/447766 o 0574/447777.

BIG BANG, LO SPETTACOLO – Punti focali della messa in scena sono la creazione e l’universo ma l’orizzonte si allarga ulteriormente in una riflessione che affronta insieme alla scienza anche l’arte, la religione, il senso della vita. La protagonista, Lucilla Giagnoni, voce narrante e recitante, partendo dalla propria esperienza di donna e di madre si interroga sul mistero dell’universo, sul momento in cui tutto ha avuto inizio, perché è probabile che da lì si possano ricavare indizi per scoprire come eventualmente finirà. Le risposte arrivano indagando su tre concetti fondamentali dell’esistenza: la luce, il buio e il tempo, affrontati attraverso linguaggi diversi che spaziano dal testo sacro della Genesi, alla poesia di Dante e di Shakespeare, fino alle parole della scienza e alle teorie di Einstein.
Uno spettacolo in cui l’attrice regge un intrigante dialogo con il pubblico, sostenendo legami ammalianti fra le certezze della meccanica quantistica e i dubbi di Amleto, indagando il senso del tempo attraverso l’ansia dell’attesa di Giulietta e affrontando la materia oscura, presente nelle parole di Lady Macbeth, e la luce che pervade il canto 33 del Paradiso.
Il Museo di Scienze Planetarie è proprietà della Provincia di Prato ed è gestito dalla Fondazione Prato Ricerche della quale fanno parte la Provincia, l’Università di Firenze e la Fondazione Pro Verbo (Istituto Geofisico Toscano).