Invece di fare i poliziotti facevano tutt’altro, come andare a prendere il figlio alla stazione, andare in palestra o correre insieme. Sono accusati di peculato e truffa aggravata i due poliziotti della stradale di Prato, un ispettore capo e un assistente capo di 47 e 50 anni, finiti nel mirino della procura. Le indagini, condotte dal capo della squadra mobile Francesco Nannucci, si sono intensificate nell’ultimo mese e hanno permesso di accertare la condotta non proprio esemplare dei due poliziotti, che si assentavano con frequenza dal lavoro. Uno di loro avrebbe fatto anche un secondo lavoro, pure questo durante il servizio. Inoltre, in alcuni casi durante le assenze gli agenti avrebbero segnato di aver fatto ore di straordinario. Stamattina gli uffici e le abitazioni dei due indagati sono stati perquisiti. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Antonio Sangermano, hanno permesso di scoprire i due attraverso intercettazioni ed appostamenti. Le prove – anche video – raccolte dalla squadra mobile non lascerebbero dubbi sulla condotta dei due poliziotti, che sono stati momentaneamente trasferiti ad altro ufficio.
L’invidia è una brutta bestia…….
complimenti al dr.nannucci per il risultato ottenuto. una domanda sorge spontanea,e cioe’ come mai il il dirigente della polstrada dell’ufficio in questione non si e’ accorto di niente ? naturalmente la mia domanda e conseguente alle notizie apparse su i media.
“Le prove (……) non lascerebbero dubbi…”
“… momentaneamente trasferiti ad altro ufficio …”
allora il dubbio c’è…. perchè con prove video, in un’azienda privata, ti sbatterebbero a casa senza stipendio e col cerino in mano…..
Vergogna! Magari c’è anche stato da lavorare parecchio per beccarli… se erano in filatura un lo facevano!!!!
la carvana e glie grande e ci sarebbe tanto da zappare!!! l’ufficio..l’ ufficio.. ma vaia vaia.
…a casa…..e spazio a chi voglia di lavorare…