Dopo il caso del cittadino multato per aver passato il varco di via Tintori col motorino spinto a mano (LEGGI L’ARTICOLO), è il consigliere di Prato con Cenni Antonio Longo a chiedere chiarezza. Stavolta nel mirino sono finite le multe fatte a portatori di handicap che avevano comunicato preventivamente i nominativi: “Riguardo le multe dei varchi elettronici, premettendo che sono favorevole al loro utilizzo, forse è mancata una comunicazione efficace. Quando c’era da incassare la Tasi sono state mandate le lettere a casa con il solo scopo di incassare da tutti i cittadini. Adesso invece queste comunicazioni si omettono – dice Longo, che aggiunge – Si dovrebbe informare nel dettaglio tutti i cittadini, sebbene è pur giusto che siano fatte le contravvenzioni per chi non ha permessi. Tra l’altro sono innumerevoli le segnalazioni da parte di invalidi che, pur avendo comunicato il proprio nominativo e la propria targa, hanno ricevuto una multa la quale, per essere annullata, è stato necessario da parte dei familiari, un giro di valzer di uffici non indifferente. Manca quindi assolutamente la comunicazione tra Essegiemme e polizia municipale e, in una città che si professa alla stregua delle città europee è veramente una questione ridicola”
Cari signori i permessi per i disabili non sono collegati alle targhe ma sono nominativi, quindi questi che fanno le multe dovrebbero stare attenti non alle targhe ma al fatto che il permesso sia esposto sul parabrezza al momento del transito sotto i varchi!
Prendere un permesso provvisorio di 6 mesi rinnovabile per malattia è un’impresa epica, una cosa vomitevole piena di lacci burocratici e disinformazione totale degli addetti. E tutto in questo ci sono “dirigenti”..dice anche laureati 🙁 che prendono bei premi alla faccia del contribuente … Una scimmia con una pistola in mano fa meno danni.