25 Luglio 2015

Parla pratese la birra realizzata dai carcerati di Rebibbia: da settembre si potrà bere “Pena poho”


Parla pratese – sin dal nome – la birra dei carcerati di Rebibbia: viene imbottigliata quest’oggi “Pena poho”, la bevanda che nasce dalla collaborazione tra il birrificio Badalà di Montemurlo e “Semi di libertà Onlus”, un’associazione di Roma che dal 2014 gestisce un birrificio artigianale, chiamato Vale la pena, dove i detenuti del carcere romano vengono formati e avviati all’inclusione professionale nella filiera della birra. Per il momento sono una decina le etichette inventate e proposte da questa realtà; a queste da oggi si aggiunge anche la birra prodotta con l’aiuto del birrificio pratese. “Questa collaborazione è nata quasi per caso – racconta Alberto Nannini di Badalà – assieme a Paolo Strano dell’associazione e a Michele Menchini del birrificio degli Archi di Viareggio. Pena poho potremmo definirla una birra fatta a sei mani e rafforza la finalità di questo bel progetto, che vuole dare un futuro e una speranza ai carcerati. Anche perché le statistiche dicono che chi esce dalla galera senza misure alternative sette volte su dieci ci torna, mentre chi impara un mestiere è recidivo sono due volte su cento”.
Questa particolare birra – che sarà presentata a settembre e il cui nome, tutto pratese, è stato scelto dopo un contest di alcuni giorni – va ad aggiungersi alle altre creazioni, nate dalla collaborazione con Luigi Schigi D’Amelio del birrificio Extraomnes, Valter Loverier di Loverbeer o Leonardo Di Vincenzo di Birra del Borgo; sono alcuni nomi di primo piano a livello nazionale e internazionale del mondo brassicolo, a cui si aggiunge da oggi anche il pratese Alberto Nannini. “È una birra buona che fa del bene – sottolinea Michele Menchini del birrificio viareggino, partner di Nannini – e posso dire che, collaborando a questo progetto, ho provato una soddisfazione ancor maggiore rispetto a quella che si prova, normalmente, facendo una buona birra”. Il ricavato della vendita servirà per coprire le attività di “Semi di libertà Onlus”.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments