Sgorgano notte e giorno, in maniera incessante. Assomigliano a piccoli ruscelli o – talvolta – persino a geyser ma di fiabesco o affascinante hanno ben poco.
Non si arresta l’allarme perdite al sistema idrico pratese: sono ormai centinaia le segnalazioni riportate dai cittadini a Publiacqua e decine gli episodi registrati nelle ultime settimane. Via per Iolo a Tobbiana, via Magazzini a Santa Lucia, via Migliore di Cino e persino il caso impressionante della fuoriuscita di acqua ‘a getto’ che arriva da Villa Fiorita: l’elenco delle rotture lievita e il sistema delle tubazioni assomiglia sempre più a un colabrodo.
Uno degli ultimi casi, quello di via Braga, a Tavola. L’ennesima perdita a un tubo che da oltre un mese riversa acqua nella fossa di scarico dei campi vicini.
“E’ da oltre un mese che c’è questa perdita. Circa 40 o 50 giorni, per la precisione. Abbiamo fatto e continuiamo a fare segnalazioni a Publiacqua. Un tecnico, quindici giorni fa, è venuto, ha effettuato un sopralluogo. Ha segnato tutto ma la situazione non è cambiata – racconta Federico Fratini della ditta Cafissi, distante poche centinaia di metri dalla conduttura ‘incriminata’ -. Non so cosa abbia potuto vedere l’operatore, ma io avrei inserito questo punto tra le priorità. L’acqua scorre a cascata”.
I problemi sul quel tratto di rete, in effetti, c’erano già stati a Natale. Stessa storia, stesso posto, stessi sprechi.
“La rottura era proprio al centro della tubazione. L’intervento di Publiacqua probabilmente non è stato effettuato in maniera corretta perché nonostante la riparazione, il tubo continua a perdere in quel punto. Nel frattempo, sono trascorsi sette mesi e, come non bastasse, si è verificato un nuovo danno”, rimarca Fratini.
Del tema si sono occupati, in due specifiche question time, anche la consigliera comunale indipendente Marilena Garnier e il capogruppo di Prato Libera e Sicura Aldo Milone.
Intanto Publiacqua fa sapere che nel weekend passato sono stati sostituiti quattro allacciamenti e riparate 17 perdite nell’intero acquedotto. Un lavoro che vede impegnate intere squadre e che, al solito, proseguirà per monitorare il fenomeno e ridurre al minimo i disagi all’utenza.
Giulia Ghizzani
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