18 Luglio 2015

Progetto lavoro sicuro, quasi tremila aziende controllate: l’80% di quelle irregolari si mette a norma


È un bilancio positivo quello fatto dal presidente della regione Enrico Rossi, a Firenze in occasione della presentazione del monitoraggio del Progetto straordinario per il lavoro sicuro a Prato, Firenze e Pistoia. Il progetto, che era stato avviato a seguito della tragedia avvenuta il 1 dicembre 2013 nella fabbrica pratese Teresa Moda, dove persero la vita 7 cittadini di nazionalità cinese, prevedeva l’inserimento di 70 tecnici della prevenzione nelle 4 Usl di Prato, Pistoia, Firenze ed Empoli. Di questi, 50 tecnici sono stati destinati a Prato. Nel settembre del 2014 i lavori per la messa in sicurezza di tutte le aziende del territorio hanno avuto ufficialmente inizio: a 10 mesi di distanza, dati alla mano, le aziende controllate sono 2961, delle quali 1837 sono risultate essere fuori norma.
“Entro la fine del 2016 – afferma Rossi – avremo controllato tutte le 7700 aziende del territorio. Già le visite effettuate fino ad ora hanno dato i loro risultati: sono 280 i dormitori chiusi, centinaia i macchinari irregolari esclusi dalla produzione, oltre alle numerose cucine con bombole a gas dichiarate fuori norma. Credo – continua il presidente della Toscana – che il successo ottenuto sul fronte della sicurezza e della legalità si debba all’impegno costante dei 70 giovani tecnici, che ogni giorno, insieme alle forze dell’ordine, visitano dieci aziende. A questo proposito è nostra intenzione procedere all’apertura di un concorso per assumere a tempo indeterminato alcuni di questi giovani volenterosi, ognuno dei quali per il momento ha un contratto a tre anni”. Sempre con i dati alla mano, si può affermare che circa l’80% delle aziende cinesi scoperte irregolari si impegnano a rispettare le ordinanze date a seguito delle ispezioni.
“Non dobbiamo credere – continua Rossi – che il nostro impegno si esaurisca qui. Ci sono sicuramente altre due tematiche calde che meritano di essere affrontate: la lotta allo sfruttamento e la lotta all’evasione fiscale. La vite del controllo e della lotta all’illegalità è sempre in procinto di allentarsi. È necessario stare all’erta – conclude Rossi – utilizzando sempre il cacciavite della prevenzione e della sicurezza”.

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Piero
Piero
8 anni fa

Ohhh, come son bravi i cineeesii, s’impegnano anche a rispettare l’ordinanze…!
Ma se ci s’era pensato prima…, che sbatati siamo stati!
È tutta colpa nostra.
Tutta tutta!
Oh!