23 Luglio 2015

“Ricordiamo l’eccidio della Fortezza”, Silli chiede al Sindaco di apporre una targa in ricordo delle vittime del partigiano Tantana


“Credo che i tempi siano maturi, dopo molti decenni, per ricordare, durante i giorni della liberazione di Prato, anche  le vittime dell’eccidio del castello dell’imperatore”. A dirlo in una nota è il consigliere comunale di Forza Italia Giorgio Silli che lancia una proposta in vista delle tradizionali commemorazioni di settembre, nelle quali si ricorda la Liberazione di Prato dal giogo nazifascista. Silli fa riferimento alla rappresaglia messa in atto il 7 settembre 1944, all’indomani della fuga delle truppe tedesche dalla città. Quel giorno un gruppo di partigiani guidati da Marcello Tofani detto Tantana uccise senza pietà un numero imprecisato di fascisti o presunti tali. C’è chi parla di dodici persone e chi addirittura di quaranta tra uomini e donne, giustiziati a colpi di pistola. “Il castello si trasformò in un mattatoio – continua Silli nella nota – e la furia omicida del Tofani macchiò di sangue il giorno immediatamente successivo alla liberazione della città. I prigionieri venivano fatti scendere dallo scalone del castello e veniva loro sparato alla nuca, senza permettere neppure che l’arciprete della basilica delle Carceri, costretto ad assistere inerme, potesse impartire i sacramenti”. Il comunicato di Silli si conclude con una proposta: “Mi rivolgo per questo al sindaco ed a tutte le forze politiche presenti in città affinché si apponga una targa commemorativa del triste e sanguinoso evento. Lì, presso il castello, proprio accanto alla targa che commemora le deportazioni naziste”.

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ortensia
ortensia
8 anni fa

Lodevole iniziativa, vediamo se questa volta è la volta buona….? Avrà il mio appoggio. Silli quale tenore dovrà avere la targa commemorativa? Che non sia banale. La commemorazione e’ molto drammatica e complessa.

Io
Io
8 anni fa

Ma basta! Mettiamo anche una targa in memoria dell’eccidio etrusco perpetrato dai romani….

Tommaso
Tommaso
8 anni fa

Ennesimo tentativo revisionista per equiparare i vent’anni di crimini e repressione di regime ad un episodio per il quale lo stesso autore – che non apparteneva a nessuna formazione del CLN – è stato condannato a 25 anni di carcere, mentre i gerarchi fascisti non hanno mai scontato nessuna pena e – come dimostra la condanna per i fatti di piazza della Loggia di ieri – sono anzi rientrati rapidamente a far parte degli apparati statali cospirando ancora ai danni della popolazione.
Non son nuovi questi tentativi di riabilitare criminali fascisti e la risposta più adeguata a questa uscita allucinante è l’epigrafe all’ignominia di Calamandrei:
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

Asfaltorovente
Asfaltorovente
8 anni fa

Silli ma fino a un anno fa dove era lei?
Questa necessità è arrivata a maturazione solo ora per lei?
E comunque è vergognoso parlare di Tantana senza mai ricordare l’atroce tortura e morte a cui i nazifascisti sottoposero suo fratello.
Così, per verità storica.

Io
Io
8 anni fa

Vorrei ricordare a tutti quanti che sono trascorsi ormsi più di settantanni! Non so se ci rendiamo conto. Dovrebbe essere consegnato tutto in mano agli storici, ma soprattutto non dovrebbe essere oggetto di batraglia politica di infimo livello.

Tommaso
Tommaso
8 anni fa

ennesimo tentativo revisionista di equiparare i morti senza guardare alle atroci responsabilità di un regime che per più di vent’anni ha sistematicamente torturato, represso e perseguitato ogni oppositore, fino all’agguato barbaro fatto dagli squadristi a casa del Tofani, fratello del disperato autore dell’episodio.
Per quei fatti Tantana è stato condannato a 25 anni di prigione mentre molti gerarchi fascisti sono stati riabilitati senza nemmeno mezz’ora di carcere e sono ritornati negli apparati statali a perseguitare ancora la popolazione italiana, come dimostra la condanna di ieri sui fatti di piazza della Loggia.
Silli inopportuno

giorgio silli
giorgio silli
8 anni fa

Asfaltorovente, amico mio, se legge attentamente il mio comunicato (non di parte ) faccio riferimento esplicitamente all’uccisione del fratello del Tofani e diligentemente il direttore della testata ha inserito il link di wikipedia che fornisce tutte le informazioni inerenti le sevizie alle quali e’ stato sottoposto. Detto questo io facevo l’assessore e adesso faccio il consigliere comunale. Non solo chiedo la targa in memoria di 40 sciagurati uccisi a sangue freddo il giorno dopo la liberazione…..ma ho intenzione di riprendere in mano la richiesta di cancellazione della via intitolata a Gaetano Bresci che ben poco onore fa alla nostra citta’. Del resto credo sia giusto, senza faziosita’ politica, che le verita’ storiche vengano a galla. Anche dopo 71 anni.

Tommaso
Tommaso
8 anni fa

Capisco che l’abbiano mandata a fare il politico per evitare danni peggiori in altri settori…e capisco che Prato faccia buca e siamo ormai abituati a tutto…ma si concentri sulle cose concrete invece che riabilitare criminali fascisti o censurare personaggi che hanno compiuto sacrosanti regicidi in un paese dove i regnanti erano soliti cannoneggiare i lavoratori in sciopero (proprio Umberto I per mano del gen. Beccaris), dichiarare guerre impossibili, fare imperi coloniali in spregio agli accordi della Società delle Nazioni, nicchiare con regimi liberticidi e repressivi, sottoscrivere leggi razziali e poi da ultimo – fortunatamente – volare via e lasciare un paese in guerra, spaccato in tre, a regolare i suoi conti fratricidi, instillati da un ventennio di persecuzione e propaganda.

Asfaltorovente
Asfaltorovente
8 anni fa

Silli, lei faccia pure le sue richieste, Prato antifascista saprà rispondere come ha sempre fatto.
In quanto a Bresci già una volta (se ben ricordo) è stata una causa persa chiedere l’eliminazione della strada a lui intitolata.
Anzi faccia un passo avanti stavolta, chieda che la stessa strada venga dedicata a Bava Beccaris, in fin dei conti sparò solo sulla folla che faceva la fila per avere del pane e il infatti dal Re Umberto I° ebbe il meritato riconoscimento.

Giorgio Silli
Giorgio Silli
8 anni fa

Tommaso ringraziando il cielo mi guadagno il pane in tutt’altri settori che non la politica….Lei fa tutto da solo. E’Lei che parla di CLN di lotta politica, di ANPI ecc. io semplicemente voglio ricordare 40 persone uccise da un pazzo sanguinario. Tutto qui. Se io sono inopportuno Lei e’ molto di parte come molti suoi simili.

Emanuele
Emanuele
8 anni fa

Da Antifascista ma sopratutto da pratese mi indigno per questa ennesima prova di revisionismo storico, con ancora la volontà di equiparare i Repubblichini ai Partigiani… Accettare che coloro i quali trascinarono il nostro paese al disastro e la nostra gente al massacro siano da esaltare come eroi, oltre ad essere vergognoso è anche oltraggioso sia verso quella generazione di “ragazzi” che, invece di andare a Salò o stare a guardare, salì in montagna a combattere il nazifascismo,pagando spesso con la tortura e con la morte la scelta della lotta per la libertà, sia verso tutti gli italiani che furono, sono stati e sono democratici e antifascisti.
il 6 settembre a Prato si ricorda la liberazione dal nazifascismo, è la giornata di tutti i pratesi che credono nella democrazia, che sanno dichiararsi antifascisti nelle parole e nei fatti, che credono nella convivenza pacifica tra i popoli,che sono antirazzisti, che sanno anche distinguere l’innocente dal carnefice.
Per questo sottoscrivo e faccio mie le parole di un italiano partigiano e antifascista,che ha combattuto per l’Italia che amiamo e che continueremo a difendere: quella dove la sovranità appartiene al popolo,dove libertà,accoglienza,antifascismo e ripudio della guerra non sono vuote parole ma sono uno stile politico e di vita.
Giorgio Bocca diceva:
“…La storiografia revisionista si è così riempita di pidocchi revisionisti che pretendono di cambiare gli accaduti, la memoria, la toponomastica, i libri di testo… Quelli che combattevano al fianco dei nazisti…volevano la fine delle libertà. Furono invece i Partiti della Resistenza a recuperare le libertà…”I morti” diceva Pavese “sono tutti eguali, partigiani e repubblichini”… Ma non erano uguali le loro storie, le loro idee. La pietà è una cosa che fa parte del sentimento umano solidale, ma la pietà per le idee non ha senso, non si può avere pietà per le idee barbare, assassine, non si può revisionare l’orrore, si può al massimo dimenticarlo… per pietà”.

Io
Io
8 anni fa

Se la lotta politica a prato è questa, ne prendo atto. Il risultato? Altri 20-30-40-50-60 anni di malgoverno. Grazie.

angela
angela
8 anni fa

I tempi ormai sono maturi per prendere atto in via definitiva delle verità storica accertata e consolidata, quest’enneniso suo tentativo maldestro di revisionismo storico non è ammissibile, quando poi viene da chi è stato eletto a rappresentare la nostra Repubblica che poggia le sue basi sul riconoscimento dei valori e della lotta antifascista. Il forte caldo di questi giorni si sta attenuando invito quindi Silli a riflettere su quanto detto, lo invito alle manifestazioni che verranno organizzate il 6 settembre a chiedere scusa a quegli uomini e a quelle donne che hanno combattuto per regalarci la libertà ed uno stato di diritto. È vero siamo di parte, come diceva Don Gallo “essere partigiani vuol dire da che parte stare” e come mi ha detto Vinicio Becchi ( che spero lei conoscano), “a più di 90 anni sono sereno, perché sono sicuro di essere sempre stato dalla parte del giusto.

Giga
Giga
8 anni fa

La storia la conoscete a malapena, incolti, sai quante targhette dovremmo apporre in giro????? Magari anche quelle del fascismo, creativo ed evolutivo, eravate una città di pezzenti e miserabili, senza nulla, che ne sapete della resistenza, la guerra vi ha portato lode e sfamati, ignoranti, andate a pascolare, vi si addice di più….. A parlare tutti bravi ma a lavorare per le brave persone poche…. VERGOGNA

Gallonero
Gallonero
8 anni fa

Mi fate pena tutti , pensate meno al passato e pensate di più al presente , che ogni giorno ci stanno levando sempre di più la nostra libertà e voi noi è sicuramente anche io non stiamo facendo nulla per opporci!!! Ma almeno io non mi giro più indietro a guardare il passato

Massimo
Massimo
8 anni fa

Forse è proprio perché non si conosce il passato che ci troviamo in questa situazione.Conoscere la storia, il passato, il proprio passato serve!! Eccome se serve!!! Come qualcuno ha detto prima di me: Conoscere il passato serve a non commettere gli stessi errori in futuro.

Luigi Morini
Luigi Morini
5 anni fa

Angelina, di che revisionismo storico parli? la storia della resistenza l ‘ hanno scritta nlle sedi dell ANPI con falsi costruiti nel dopoguerra. Documentati. Per 70 anni non abbiamo mai parlato delle stragi partigiane, compiute a guerra finita quando i disertori spararono sui militi in divisa che si erano arresi.