1 Luglio 2015

Riforma sanità, si insediano commissari e vicecommissari che gestiranno il passaggio alle 3 Asl di area vasta


Entrano in carica da oggi i tre commissari che gestiranno il passaggio dalle attuali 12 Asl alle tre nuove grandi Aziende sanitarie locali (una per ciascuna Area vasta) previste dalla legge di riforma della sanità approvata dalla Regione nel marzo scorso, alla fine della precedente legislatura: un altro passo avanti nell’attuazione della riforma, dopo la nomina dei tre commissari per la programmazione di Area vasta avvenuta lo scorso 30 aprile.

Il decreto firmato dal presidente Enrico Rossi ha nominato:
– Paolo Morello Marchese (finora direttore generale della Asl 10 di Firenze) commissario delle aziende unità sanitarie locali afferenti all’Area vasta centro (Asl 3 di Pistoia, 4 di Prato, 10 di Firenze, 11 di Empoli);
– Maria Teresa De Lauretis (finora direttore generale della Asl 1 di Massa Carrara) commissario delle aziende afferenti all’Area vasta nord-ovest (Asl 1 di Massa e Carrara, 2 di Lucca, 5 di Pisa, 6 di Livorno, 12 della Versilia);
– Enrico Desideri (finora direttore generale della Asl 8 di Arezzo) commissario delle aziende afferenti all’Area vasta sud-est (Asl 7 di Siena, 8 di Arezzo, 9 di Grosseto).
Con un analogo decreto, il presidente Rossi ha nominato anche i vicecommissari per ciascuna delle attuali 12 aziende sanitarie:
Simona Carli è stata scelta per la 4 di Prato.
Restano in carica i tre commissari per la programmazione delle tre Aree vaste nominati con decreto del presidente il 30 aprile scorso: Rocco Donato Damone per l’Area vasta centro; Edoardo Michele Majno per l’Area vasta nord-ovest; Monica Piovi per l’Area vasta sud-est.
I tre commissari, i 12 vicecommissari e i tre commissari per la programmazione di Area vasta decadranno tutti il 31 dicembre 2015: dal 1° gennaio 2016 saranno infatti costituite le tre grandi nuove Asl, una per ciascuna Area vasta.

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Tommaso
Tommaso
8 anni fa

DEPOSITATE LE FIRME per l’ABROGAZIONE della RIFORMA SANITARIA.
L’accorpamento delle ASL in Toscana aumenta la complessità organizzativa e finanziaria, diminuisce la capacità di controllo sul funzionamento dei servizi e aumentano le distanze tra il livello decisionale e la partecipazione democratica, e si riducono quasi a zero le possibilità di influenza dei sindaci e delle comunità locali.
Si tratta in realtà di una vasta operazione di distrazione di massa dietro cui si cela il vero obiettivo politico della riforma: ridurre il finanziamento del servizio sanitario pubblico attraverso un drastico taglio del personale: in Toscana nel biennio 2015-16 se ne andranno 2.260 operatori (e non saranno sostituiti), che sommati ai 2.500 dipendenti “persi” negli ultimi anni portano a un taglio del personale del servizio sanitario regionale vicino a un – 10% del totale.
http://www.gonews.it/2015/06/29/referendum-abrogativo-della-riforma-sanitaria-fattori-e-sarti-si-toscana-presentano-i-quesiti/

Aberto
Aberto
8 anni fa

Come far annacquare i vari bilanci……..bravo Rossi