2 Luglio 2015

Rinnovato il protocollo “anti-criminalità” fra banche e forze dell’ordine: intanto le rapine calano drasticamente


Rinnovato per altri due anni il protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca. Prefettura, Abi e istituti bancari lavorano insieme per abbattere ulteriormente il fenomeno. L’accordo, che ha valenza nazionale, è stato sottoscritto per la prima volta nel 2013. Il rinnovo non fa altro che riprendere l’impianto del precedente documento, aggiungendo alcune specifiche in particolare per quanto riguarda i bancomat.
“Le banche continuano ad investire nella sicurezza – commenta marco Iaconis, coordinatore Ossif dell’Abi – Nel protocollo sono confermate le 5 misure obbligatorie a tutela del personale e dei clienti e verranno implementate da due a tre quelle dei bancomat in caso di assalti ripetuti e frequenti”. Tra le misure di sicurezza da poter adottare ci sono il servizio di vigilanza, l’allarme antirapina, il dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata, il sistema anticamuffamento e la videosorveglianza. Anche per quanto riguarda la protezione dei bancomat c’è la possibilità di scegliere tra la blindatura del mezzo, il rinforzo aggiuntivo della vetrina e l’inserimento dei sensori per la presenza di gas in grado di far esplodere la macchinetta. C’è da dire che gli sforzi fatti, per quanto riguarda la sicurezza passiva, evidentemente hanno avuto i frutti sperati. Secondo i dati forniti dalla Prefettura, le rapine nelle banche del territorio provinciale sono assai diminuite, passando dalle 17 del 2011 alle 4 dello scorso anno. (14 nel 2012, 6 nel 2013). Un trend che amplifica quello delle rapine a tutti gli esercizi commerciali, passate dalle 340 del 2012 alle 283 del 2014. esercizi commerciali per i quali, però, non esiste ancora alcun protocollo. “Non possiamo e non vogliamo adagiarci sugli allori – commenta il prefetto di Prato, Maria Guia Federico – Mi auguro, visti i buoni risultati ottenuti da questo protocollo con le banche che ha aperto la strada, che si possa pensare a strumenti simili per tutti gli esercizi commerciali, come per esempio gli sportelli postali, dove circola molto denaro”.

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