16 Luglio 2015

Scoperta a Montemurlo una vasta attività di contrabbando di tessuti dalla Cina


Scoperta dalla guardia di finanza una vasta attività di contrabbando di tessuti con la Cina. Nella giornata di ieri le fiamme gialle, insieme alla polizia tributaria, hanno dato esecuzione a diverse perquisizioni in una azienda di Montemurlo che hanno permesso di sequestrare 830mila euro in contanti, 430mila euro in assegni e 2700 rotoli di tessuto, oltre a documenti contabili ed extra contabili, abilmente nascosti, che saranno analizzati nei prossimi giorni.

Le indagini, dirette dal sostituto procuratore Antonio Sangermano e coordinate dal procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi, nascono da una verifica fiscale nei confronti di una società con sede a Montemurlo durante la quale sono stati rilevati acquisti sospetti di rotoli di tessuto e filati provenienti dalla Cina. Le attività ispettive hanno permesso di capire che la merce, stipata dentro numerosi container, veniva venduta prima ancora di arrivare sul territorio comunitario ad una seconda società, anch’essa di Montemurlo, avente sede nella stessa struttura industriale.
Queste cessioni venivano fatturate senza l’applicazione dell’iva perché prive del requisito di territorialità. Il controllo incrociato della guardia di finanza nei confronti della seconda società, in particolare su una quarantina di operazioni commerciali sospette, ha evidenziato la presenza di false fatture che riportavano un valore economico della merce di molto inferiore. Un sistema che permetteva di ridurre l’importo dei diritti di confine da versare all’erario.
A finire nei guai è un libanese, il principale indagato, che replicava anche in altre parti d’Italia lo stesso meccanismo fraudolento.

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