7 Agosto 2015

Danni del vento, Montemurlo “recupera” 300mila euro


Buone notizie sul fronte dei danni causati dalla tempesta di vento del 5 marzo scorso. Circa 300 mila euro, infatti, arriveranno nelle casse del Comune di Montemurlo e contribuiranno a dare una boccata di ossigeno al piano delle opere pubbliche 2015. Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, nei giorni scorsi è stato approvato il piano di interventi urgenti di protezione civile, attraverso il quale il commissario delegato, Antonino Melara, ha ripartito tra i Comuni delle sei province toscane più colpite le risorse statali pari a 12,5 milioni. I trecento mila euro di fondi statali andranno a “rimpolpare” il capitolo di bilancio destinato agli investimenti, che a Montemurlo era stato letteralmente “prosciugato” dalle raffiche di vento con punte di 120km orari.

Lo scorso 5 marzo, in sole poche ore, si ricorderà, l’uragano aveva causato ingenti danni al patrimonio pubblico e al territorio (tetti scoperchiati, alberi abbattuti, frane, cartelli stradali divelti), per ripristinare i quali il Comune aveva stanziato 770mila euro di somme urgenze. L’ assegnazione dei fondi statali coprirà solo una percentuale delle spese effettivamente sostenute dall’amministrazione, pari al 38% del totale, ma è, comunque, un risultato importante e in parte inatteso, come spiega l’assessore ai lavori pubblici, Simone Calamai: “Finalmente una buona notizia. Non eravamo sicuri che saremmo riusciti a recuperare, neppure in parte, i fondi spesi per riparare i danni. Tant’è che ci siamo subito mossi attraverso le somme urgenze, che hanno consentito di riportare la situazione alla normalità in breve tempo. Sapere che ora possiamo contare su circa 300 mila euro ci consente di realizzare degli interventi, già inseriti nel programma delle opere pubbliche, ma accantonati per mancanza di fondi». Dopo la variazione al bilancio, i soldi saranno spesi prioritariamente per le scuole ed il territorio, come conclude Calamai: «Stiamo riflettendo su come utilizzare al meglio questi finanziamenti che oramai non erano stati più considerati nella programmazione economica. Somme importanti per integrare l’attuale piano delle opere pubbliche”.

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