“Paradossale e schizofrenica”. Aldo Milone, consigliere comunale tra i banchi dell’opposizione, definisce così la volontà del Comune di Prato di riconfermare i vertici di Consiag, quando, a settembre, le nomine della dirigenza andranno condivise con il resto dei Comuni soci dell’ente. Interpellato sulle partecipate infatti, appena due giorni fa l’assessore Simone Faggi aveva espresso la linea della fiducia all’attuale dirigenza, nonostante il rinvio a giudizio per turbativa d’asta e altri capi d’imputazione nella vicenda della gara del gas (
LEGGI). “Questa decisione del Biffoni di riconfermare gli attuali vertici la trovo paradossale e anche schizofrenica perché, a seguito del rinvio a giudizio, il Comune di Prato, nella persona del sindaco Biffoni, si è costituito parte civile nel processo penale che si andrà a fare, proprio contro queste persone che intendono confermare alla guida dell’azienda – sottolinea Milone – Costituirsi parte civile vuol dire chiedere la condanna delle citate persone e un risarcimento danni. Quindi Biffoni, da una parte ne chiede la conferma perché sono bravi, e, dall’altra, chiede la condanna e un eventuale risarcimento per il Comune”.
La posizione dell’amministrazione ha suscitato le repliche anche di Forza Italia: il nuovo segretario del partito Erica Mazzetti, – citando sempre la vicenda della gara – sottolinea l’inopportunità di riconfermare chi “ha mal gestito una delle partecipate più importanti del territorio”, e si dice pronta a “presentare una mozione in consiglio per invitare i Comuni del territorio ad affidare la gestione del gas non per via diretta ma attraverso una gara d’appalto”.
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