Anche l’arte vuole “fare rete”: e dal Forum del Pecci nasce un Italian Arts Council per programmazioni condivise


L’importanza della formazione, il rapporto con la comunità e il tema della collaborazione tra le istituzioni presenti nel sistema dell’arte contemporanea italiana. Sono alcune delle grandi questioni dibattute oggi, durante la terza e ultima giornata del Forum dell’arte contemporanea italiana organizzato a Prato dal Centro Pecci. A coordinare la discussione questa mattina PIer Luigi Sacco.
Martina de Luca (MIBACT, Direzione Generale Educazione Ricerca) ha
sottolineato l’importanza del museo come sede di formazione e di
educazione, tema centrale per costruire una struttura solida e duratura del
museo. Il tema del “fare rete” è stato oggetto frequente di dibattito. Soltanto
attraverso le collaborazioni si possono ottenere risultati rilevanti. Per questo
motivo, tra le numerose proposte, è nata, all’interno del Forum, l’idea di
creare un Italian Arts Council, piattaforma fondamentale per una
programmazione artistica condivisa. In conclusione hanno preso la parola alcuni membri del Comitato Promotore del Forum. Fabio Cavallucci, Direttore del Centro Pecci, ha dichiarato: “Se il Forum si fosse tenuto nel 1515 qui avremmo avuto Michelangelo, Raffello e Leonardo L’arte ha accompagnato la storia della società e per questo non solo non si può abbandonare, ma deve trovare ulteriori spazi vitali.” Cesare Pietroiusti ha spiegato l’idea del tavolo come modello di discussione dell’intera iniziativa: “tavolo come luogo di scambio orizzontale dei saperi. Ilaria Bonacossa ha tenuto a sottolineare che entro le prossime due settimane ciascun tavolo produrrà una sintesi dei risultati del forum, mantenendo le macro aree come
luogo di confronto, attraverso una piattaforma aperta di discussioni.

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