15 Settembre 2015

Aree industriali dismesse, Biffoni: “Il ddl va nella giusta direzione, ma servono chiarimenti”


Continuano i lavori parlamentari sul disegno di legge recante “Misure per favorire la rinconversione e la riqualificazione delle aree industriali dismesse” per l’istituzione di un fondo di 150milioni (50milioni per ciascuno degli anni 2015,2016,2017) per la riconversione. Per Prato, il ddl, finalizzato alla rinconverzione e riqualificazione urbana, è lo strumento legislativo utile per trasformare la zona del Macrolotto 0. Per questo il sindaco Matteo Biffoni oggi pomeriggio ha partecipato all’ audizione in Senato sul disegno di legge. I relatori del ddl hanno approfondito le tematiche presentate in una prima audizione, cercando di limare la normativa in base alle indicazioni che sono arrivate dagli stessi amministratori.
Il disegno di legge può permettere a Prato di mettere mano con un progetto quadro di riqualificazione a una zona dove gli immobili sono tutti di proprietà privata. Data la peculiarità del Macrolotto 0, è fondamentale che il testo della legge che il Senato licenzierà preveda la possibilità di intervenire non solo in aree industriali “classiche”, ma anche su zone costituite da tanti piccoli immobili di proprietà privata.
Lo scopo del ddl è quello di “azzerare il consumo di suolo consentendo le attività edilizie e urbanistiche di recupero delle aree già edificate o urbanizzate mediante il recupero strutturale e funzionale, senza l’impiego di nuovi suoli edificabili, e anzi recuperando da un punto di vista paesagistico le aree attualmente dismesse o abbandonate che tornerebbero a nuova vita per scopi produttivi, commerciali, ricreativi, pubblici o privati, nell’ambito di un decoro urbanistico attuale e di nuovo utilizzo”.

“Il disegno di legge in discussione in Parlamento sulle misure da adottare per favorire la riconversione e la riqualificazione delle aree industriali dismesse va nella giusta direzione e può rappresentare un valido sostegno alle attività di ricostruzione urbanistica dei territori”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Prato e delegato Anci all’Immigrazione, Matteo Biffoni, che questo pomeriggio ha partecipato all’audizione sostenuta da Anci in merito al ddl ora al Senato sulla riqualificazione delle aree industriali dismesse. “L’Anci accoglie con favore questo provvedimento anche se – ha precisato Biffoni – non mancano criticità da risolvere, penso ad una visione di insieme, che oggi manca, che deve riguardare l’intera ricostruzione urbana dei tanti territori coinvolti, perché la riqualificazione non interessa solo le aree con presenza di capannoni ma anche zone dove si alternano il residenziale e il produttivo, quindi occorre specificare con esattezza dove la norma andrà ad agire. Va poi specificato – ha continuato il sindaco di Prato – cos’è lo strumento Accordo di programma e quali saranno le modalità e i tempi della sua attuazione. Ultima ma non per importanza – ha concluso Biffoni – la questione legata alle risorse: 50 milioni di euro l’anno per il triennio 2015-2017 ci sembrano pochi e riteniamo che la dotazione andrebbe implementata con un meccanismo di finanziamento più strutturato, complesso e consistente, magari richiamando alle risorse di privati o all’utilizzo dei fondi europei del 2014-2020″. Al termine dell’audizione il presidente della commissione Industria del Senato, Massimo Mucchetti e i relatori del provvedimento, Gianni Pietro Girotto e Francesco Scalia, nell’apprezzare le proposte contenute nel documento Anci, hanno manifestato ampia disponibilità a valutare con attenzione le proposte di emendamento puntuali che saranno a breve inviate”.