Hanno cantato, ballato, si sono emozionati e, soprattutto, hanno sognato sulle note dei brani più famosi, a cominciare da “Me so’ mbriacato”. Un mare di mani alzate ha accolto ieri sera, mercoledì 2 settembre, l’esibizione dal vivo del cantautore romano Mannarino.
Piazza del Duomo gremita per il secondo grande concerto di “Settembre Prato è spettacolo 2015” con oltre 4mila persone schierate sotto al palcoscenico per vivere una serata all’insegna della grande musica nazionale. Tanti, al solito, i fan accorsi da ogni parte d’Italia: Roma, Trieste, Napoli, Salerno. Tutti insieme per vedere da vicino l’artista del cuore, che durante l’ultimo tour ha registrato 40mila presenze e collezionato 60mila copie vendute con i tre album “Bar della rabbia”, “Supersantos” e “Al monte”.
Melodie delicate in scena, intonate grazie all’uso non casuale di strumenti in legno per far vibrare, appunto, le corde degli spettatori, espressione che richiama, non a caso, il titolo del suo ultimo progetto in giro per l’Italia, “Corde 2015”.
Nel corso del live non è poi mancato un pensiero speciale rivolto ai detenuti del carcere di Prato che Mannarino ha incontrato in mattinata: un sopralluogo nato come occasione di confronto e trasformatosi presto in un piccolo spettacolo dal vivo, realizzato per un pubblico certamente insolito. “Un’esperienza molto forte”, come l’ha definita il cantante durante la performance, durata circa due ore.
Presto un altro eclettico artista salirà sul palco del Settembre: stasera, giovedì 3, sarà la volta di Caparezza per il terzo appuntamento musicale del cartellone targato Fonderia CultArt.
G.G
