29 Settembre 2015

“Soltanto 800 euro per gli straordinari del personale della Procura, il Ministero della Giustizia è sempre più avaro”: la denuncia della Cgil


Il Ministero della Giustizia ha stanziato per l’anno in corso l’equivalente di sei ore al mese di straordinario per tutto il personale della Procura della Repubblica, cioè soltanto 819 euro lordi per tutto il 2015. A denunciarlo è la Funzione Pubblica della Cgil, che sottolinea come al taglio della Prefettura e alla cronica carenza di organici degli uffici giudiziari, si aggiungano altre restrizioni che complicano il lavoro del personale.
Di seguito l’intervento di Sergio Frivoli, coordinatore Funzioni Centrali FP CGIL Prato.

“La Procura della Repubblica svolge l’importante funzione di presidio della legalità sul territorio, l’attività di repressione dei reati, l’esecuzione dei giudicati, una fetta rilevante della sicurezza dei cittadini dipende dall’efficienza di questo nevralgico ufficio giudiziario.
A Prato, però, nel momento in cui il settore della sicurezza rischia di perdere un’altra componente fondamentale come la Prefettura, la Procura vede accentuarsi una ormai inarrestabile emorragia di personale, alla quale il Ministero della Giustizia, in continuità con quanto accaduto negli ultimi anni, non sembra, ad oggi, voler assolutamente porre rimedio.
I dipendenti ministeriali rimasti, meno di una ventina, pur con grandi sacrifici, hanno sempre assicurato il regolare funzionamento delle complesse ed articolate attività della Procura.
Abbiamo ufficialmente appreso che il Ministero della Giustizia ha stanziato per l’intero anno in corso l’equivalente di circa sei ore al mese di straordinario per tutto il personale dell’ufficio, cioè 819 euro lordi per tutto il 2015.
A fronte di quanti esclameranno che anche 800 euro lordi per tutto l’ufficio per l’intero 2015 sono “fin troppi”, si può comunque immaginare anche da questo dato, una strategia di governo che, al netto degli slogan, non colloca le esigenze di legalità e giustizia ai primi posti dell’agenda politica.
Va però una volta di più sottolineato che il famoso hashtagh governativo #cambiaverso al momento non ha trovato ancora neppure una parziale applicazione nel settore Giustizia, ma che anzi i segnali che giungono da Roma fanno temere che neanche questa possa essere #lavoltabuona”.