Stop alla centrale idroelettrica al Cavalciotto. Cenni: “Le prime autorizzazioni erano della Provincia”


L’ex sindaco Roberto Cenni ribatte a Massimo Carlesi sulla questione del Cavalciotto. Nei giorni scorsi il presidente della commissione urbanistica, durante un sopralluogo in loco, aveva annunciato che la giunta Biffoni avrebbe annullato la delibera approvata dalla precedente amministrazione comunale sul progetto della centrale idroelettrica da realizzarsi nello storico manufatto seicentesco, a cui si deve la regimazione delle gore pratesi.

Cenni tiene a precisare contenuti e tempi dell’iter autorizzativo che vide il nulla osta preventivo della Provincia. “La delibera cui accenna Carlesi – scrive l’ex sindaco – aveva ad oggetto la sola concessione in uso per 25 anni di circa 250 mq di terreno di proprietà comunale al Cavalciotto, affinché la H2E srl vi realizzasse opere quasi completante interrate di supporto alla turbina vera e propria, turbina che sarebbe stata realizzata nell’alveo del Fiume Bisenzio, ovviamente, e per la quale era la Provincia di Prato l’ente preposto a rilasciarne l’autorizzazione per l’esecuzione. Fatto effettivamente avvenuto nel gennaio 2012 con una conferenza dei servizi supportata da vari pareri – tra i quali quello del Demanio e del Genio Civile – e da procedura di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) che aveva ottenuto parere favorevole e dove si evince che le opere non avevano impatto rilevante”.

“Il Comune e la giunta – aggiunge Cenni – non avrebbero potuto procedere nell’aprile 2012 in mancanza del parere favorevole della Provincia, in quanto ente preposto alla tutela dei corsi d’acqua e degli argini. Pertanto e dato per scontato l’annullamento della delibera di giunta comunale, mi auguro che l’attuale Presidente della Provincia di Prato Matteo Biffoni, nonché Sindaco di Prato, prima proceda a revocare tutte le autorizzazioni provinciali rilasciate alla H2E Srl dal suo predecessore e sulle quali si basavano tutti i presupposti dell’intervento e gli atti comunali. Soprattutto mi chiedo dove fossero gli assessori e consiglieri provinciali del PD nel 2012 quando il progetto delle turbine sul Bisenzio veniva sbandierato dal presidente Gestri come un fiore all’occhiello per Prato. E sottolineo che alcuni di essi oggi siedono in consiglio comunale”.

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