23 Settembre 2015

Tributi, l’appello di Confartigianato al Comune: “Basta giocare a nascondino, serve un sistema che premi chi è in regola”


Tributi meno cari ma le detrazioni non bastano. A pochi mesi dall’ok alla manovra fiscale 2015, gli artigiani fanno i conti con una tassazione locale, a loro giudizio, ancora troppo pesante.

Un grido d’allarme raccolto e rilanciato da Confartigianato Imprese Prato e confermato persino da uno studio della stessa associazione di categoria a livello nazionale. Secondo il report, tra Irap, addizionali Irpef, Imu e Tasi ogni piccola impresa paga in media oltre 11mila euro di tasse locali all’anno. Una stangata che tra il 2011 e il 2014 è livietata quasi del 77%. Di qui, l’appello all’Amministrazione comunale, dai toni volutamente provocatori: basta, dicono, con lo scaricabarile.

“I problemi principali per le nostre imprese, a livello locale, riguardano soprattutto la Tari, la tassa sui rifiuti, e l’Imu applicata agli immobili produttivi – sottolinea il vicepresidente di Confartigianato, Moreno Vignolini -. Io chiedo ai nostri Amministratori, per il futuro, di non nascondersi dietro leggi, regolamenti, norme perché alla fine pagano sempre gli stessi. Ci vogliono provvedimenti straordinari”.

In sostanza, più incentivi o formule che consentano a chi è in regola di vedersi erogati almeno servizi efficienti. Ne sanno qualcosa gli alimentaristi e ristoratori delle periferie cittadine, che denunciano problemi legati al ritiro dell’organico. Anche loro si rivolgono al sindaco Biffoni per rivedere l’organizzazione operativa del sistema.

“Io ho un negozio in via Ciliani – racconta Marco Matteucci del Gruppo “Gustiamo” di Confartigianato -. Da noi il prelievo viene effettuato due volte alla settimana, il lunedì e il giovedì, col risultato che per molti giorni siamo costretti a tenere l’umido in cucina. In centro, invece, l’organico viene prelevato tre volte alla settimana. Le esigenze delle attività debbono essere considerate allo stesso modo, indipendentemente dalla localizzazione. Per noi sarebbe importante ridiscutere la modulazione del servizio, potenziandolo in modo da evitare simili disagi”.

Tornando alla tassazione generale, il 2016 porterà infine novità sul fronte della Tari, almeno per quanto riguarda la deassimilazione dei rifiuti tessili.

“In tutta la provincia quelli che vengono classificati come rifiuti tessili saranno considerati rifiuti speciali per cui ogni azienda interessata dovrà provvedere a smaltire singolarmente questi scarti – precisa ancora Vignolini -. Tutto questo processo produrrà ulteriori grattacapi sia a livello economico che burocratico. Servono quindi, di fronte a queste giuste richieste, interventi seri da parte delle istituzioni preposte, che vadano a colpire chi smaltisce – conclude il vicepresidente – in maniera molto, molto abusiva”.

Giulia Ghizzani

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