5 Ottobre 2015

Con Art Bonus i pratesi “mecenati in patria”: ecco i 5 progetti che potrebbero essere finanziati


E’ partito da Prato il primo “Road Show per l’Art Bonus”, una serie di incontri volti a promuovere i benefici del mecenatismo in Italia e a far conoscere a istituzioni e cittadini questo nuovo strumento volto alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città. Un tour, che dopo Prato toccherà altre città italiane, promosso dal Ministero beni artistici culturali e turistici in collaborazione con Arcus (Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo) e Anci, per far capire come solo attraverso un’alleanza tra pubblico e privato l’Italia possa ripartire dalla Cultura come motore di crescita, sviluppo e occupazione.
Oggi pomeriggio nel salone consiliare del Palazzo Comunale è stato presentato l’intero percorso dedicato al recupero di luoghi culturali pratesi dal sindaco e presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, insieme agli assessori Simone Mangani e Valerio Barberis. Presente anche il sottosegretario ai Beni culturali e al turismo Francesca Barracciu e Carolina Botti e Ettore Pietrabissa di Arcus.

Che cos’è l’Art Bonus
Grazie all’Art Bonus singoli cittadini e aziende che sostengono beni culturali pubblici, istituti e luoghi della cultura, tramite erogazioni liberali in denaro, hanno diritto ad un credito d’imposta pari al 65% dell’importo della donazione. Chiunque, sia un singolo cittadino che un’azienda, può sostenere interventi di manutenzione, protezione e restauro di monumenti, edifici storici e opere d’arte; musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, fondazioni lirico sinfoniche e teatri di tradizione; infine la realizzazione di nuove strutture e il potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni. Anche Prato quindi, così come avvenuto in altre città italiane, prende atto delle novità della legge del 29 luglio 2014 voluta dal ministro della Cultura Dario Franceschini.

I 5 progetti di Art Bonus selezionati dal Comune
Il Comune di Prato ha selezionato cinque progetti di restauro della città, tra i quali i cittadini sono chiamati poi a sceglierne uno, che sarà oggetto di raccolta fondi tramite l’Art Bonus: la ristrutturazione del Monte dei Pegni per ampliare gli spazi espositivi di Palazzo Pretorio; il recupero dei locali degli ex Macelli pubblici e nello specifico la realizzazione di un nuovo ingresso e la ristrutturazione della zona bar e della parte dell’ex frigo; il restauro dell’Edificio Gamberini al Centro Pecci; il recupero e restauro di Palazzo Marini che ospita la scuola di musica Giuseppe Verdi e che in futuro potrebbe ospitare anche la Camerata Strumentale Città di Prato; infine, il restauro della facciata del Castello dell’Imperatore. I progetti saranno presentati alla cittadinanza dall’assessore al Patrimonio Valerio Barberis insieme ai tecnici del comune, durante tre incontri pubblici, che si terranno nella Sala Ovale di via Ricasoli alle 21.
Il 22 ottobre sarà presentato il progetto di riqualificazione del Centro Pecci, il 5 novembre quello di Palazzo Martini e degli ex Macelli, il 10 novembre al centro dell’incontro invece ci saranno il Castello dell’Imperatore e Palazzo Pretorio.
Entro metà dicembre verrà individuato il progetto e inizierà la raccolta, che sarà verificabile e tracciabile, grazie ad una rendicontazione mensile.

Le dichiarazioni

“Prato è la prima tappa di una serie di iniziative volte a promuovere l’Art Bonus e ad accompagnare le amministrazioni comunali nella chiamata all’impegno delle forze sociali e produttive per valorizzare il patrimonio del territorio – ha affermato il Sottosegretario ai Beni culturali e al turismo, Francesca Barracciu -. L’art Bonus è una scommessa per il Governo, una sfida che portiamo avanti insieme agli enti locali e ai cittadini. Uno strumento attraverso il quale vogliamo inserirci e influire sulla valorizzazione diretta dei beni culturali e allo stesso tempo un mezzo importante per incentivare l’economia attorno al patrimonio culturale di ogni singola città. Economia, turismo e posti di lavoro sono i principali vantaggi generati dal corretto utilizzo dell’art bonus. Prato vive di attività imprenditoriali importanti e ha un patrimonio artistico e culturale unico, che necessita di essere valorizzato. Oggi qui vogliamo piantare un seme e far capire a tutti, cittadini, imprenditori, istituzioni, l’importanza di questo strumento per il risveglio, la valorizzazione e la tutela dei beni culturali della propria città”.

“L’art bonus è una vera e propria rivoluzione per il mondo dei beni culturali italiani e ha già coinvolto 685 mecenati con 188 beneficiari e quasi 25 milioni di euro donati. Ma ancora molto si può fare – hanno aggiunto Carolina Botti e Ettore Pietrabissa di Arcus -. Prato è un comune in grande sviluppo, opera nella regione più artistica d’Italia, ha bisogno di lanciare la propria arte e siamo convinti che anche i cittadini siano pronti ad intervenire”.
“Siamo orgogliosi che Prato sia la prima tappa di un percorso che poi toccherà varie città d’Italia, volto a promuovere questo nuovo strumento, l’Art Bonus, ma soprattutto a sostenere il rilancio della cultura e del turismo, partendo dalla tutela del patrimonio culturale della città – ha commentato il sindaco Matteo Biffoni -. Il rilancio del paese e della nostra comunità passa anche da queste occasioni, non dobbiamo scordarci del cuore della città e della sua capacità di offrire beni e risorse. Prato ha un patrimonio culturale importante da tutelare e da difendere, tutti possono collaborare per restaurare un bene culturale della nostra città”.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments