13 Ottobre 2015

Consorzio Vie del Serraglio: “Non solo varchi: le priorità in centro sono decoro, sicurezza ed emergenza droga”


“Una situazione drammatica che richiede una risposta urgente e appropriata perché è umanamente frustrante continuare a lavorare in queste condizioni”. Così i commercianti di via del Serraglio descrivono lo stato di salute del centro storico, investito in questi giorni dalla discussione sui varchi elettronici. Se altre associazioni – Confcommercio, Ali e Consorzio Prato C’è – hanno preso posizione imputando ai varchi un calo delle presenze e delle vendite (leggi l’articolo), il Consorzio Le vie del Serraglio, che raggruppa commercianti e residenti, allarga lo spettro ad altri problemi che “dalla scorsa primavera hanno ulteriormente investito il centro storico”.
“Inutile fare/disfare varchi elettronici e telecamere: le priorità impellenti e inderogabili sono altre – scrive il Consorzio -. Decoro urbano, sicurezza per chi lavora e per chi frequenta il centro, parcheggi vantaggiosi, iniziative in quelle strade che pur essendo in centro, sono diventate le “periferie” del centro storico”.
Tra i principali problemi segnalati c’è l’emergenza spaccio, un fenomeno “che negli ultimi anni ha investito un’intera area del centro e che invece di arrestarsi si sta espandendo a macchia d’olio tanto che da due strade le scene di ordinario degrado si possono incontrare in quasi tutto il centro città”.

“Se non si adotta in tempi brevi una strategia per invertire la tendenza di abbandono del centro  difficilmente i grandi gruppi italiani e stranieri che oggi caratterizzano in ogni città
le zone commerciali saranno interessati ad investire su Prato, anche perché le tempistiche del commercio sono molto più ridotte e veloci di quelle della politica e della burocrazia – scrive il Consorzio -. Che tipo di attrattiva può avere un centro storico dove decine e decine di saracinesche sono abbassate, dove non è difficile imbattersi in scene che fino a pochi decenni fa vedevamo soltanto nei film?
Perché venire a Prato e non per esempio a Quarrata o a Scandicci che è una delle nuove realtà in espansione da un punto di vista commerciale-ricreativo? Promozione turistica e marketing territoriale che fine hanno fatto? La situazione si è fatta veramente drammatica e richiede un cambio di rotta in tempi veloci e certi”.

Il Consorzio sollecita tutti i soggetti interessati, l’amministrazione (e non solo quella cittadina, ma anche quella regionale), le associazioni di categoria, a sedersi attorno a un tavolo e pensare un piano d’emergenza straordinaria.

“Purtroppo situazioni come questa hanno tempi molto diversi da quelli della politica e della burocrazia e dover aspettare mesi per poter partorire un progetto si traduce in altri dieci esercizi commerciali chiusi con altrettanti posti di lavoro persi, nuove saracinesche abbassate, luci spente e nuove zone d’ombra consegnate al degrado, con ripercussioni che per essere invertite necessitano anni. In questa città – prosegue il Consorzio Le vie del Serraglio – per la prima volta stiamo assistendo anche ad un nuovo modo di vivere il centro con il proliferare di locali di intrattenimento, a questi nuovi imprenditori così come a tutti quei commercianti che ogni mattina continuano ad alzare la saracinesca soprattutto nelle zone più difficili della città, crediamo sia doverosa una risposta urgente e appropriata perché è umanamente frustrante continuare a lavorare in queste condizioni. Cosi come è un diritto di quanti vivono in centro storico quello di poter vivere in un ambiente dignitoso e civile” conclude il Consorzio.

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