6 Ottobre 2015

Nuovo cda Publiacqua, un pratese alla vicepresidenza


L’Assemblea dei Soci di Publiacqua ha eletto il nuovo CdA per il triennio 2015-2018. Confermato presidente del gestore del Servizio Idrico Integrato Filippo Vannoni. Nuovi ingressi si registrano invece nei componenti del consiglio di amministrazione dell’azienda dove nel ruolo di vicepresidente è stato nominato Simone Barni, avvocato pratese. Nuovi anche i consiglieri di parte pubblica Stefano Cristiano, Carolina Massei e Eva Carrai. Confermati invece i consiglieri di parte privata e cioè Alessandro Carfì, che ricopre il ruolo di amministratore delegato di Publiacqua, e Giovanni Giani. Nuovo ingresso invece quello di Andrea Bossola. All’ex vicepresidente, Caterina Ammendola, ed agli ormai ex consiglieri d’amministrazione, Luciano Baggiani, Monia Monni, Luca Nivarra e Alberto Irace, sono andati i ringraziamenti dell’Assemblea per il lavoro svolto in questi anni.
Il Presidente Filippo Vannoni ha espresso soddisfazione per il rinnovo del mandato ringraziando i sindaci e i soci tutti per la fiducia accordata: “Sono felice di poter proseguire il mio lavoro alla guida di questa azienda. Il rinnovo del mandato – ha aggiunto Vannoni – rappresenta una dimostrazione di apprezzamento per il lavoro svolto e di fiducia per il futuro che intendo ripagare lavorando fin da subito a portare avanti i progetti e gli interventi che abbiamo concordato con le amministrazioni comunali. Abbiamo di fronte anni impegnativi con 550 milioni di investimenti da realizzare entro il 2021 e con una sfida importante per il nostro territorio come quella di portare i nostri Comuni in Europa anche dal punto di vista della depurazione. Fin dai prossimi giorni riprenderò gli incontri con i sindaci per fare il punto sulle priorità di ogni territorio. Quella del confronto e del dialogo continuo con i nostri soci è stata la cifra che ha caratterizzato i miei primi due anni alla guida di Publiacqua e lo sarà anche per questo mandato” ha concluso Vannoni.

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slash
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8 anni fa

parla parla che l’acqua più cara è sempre più rara

Io
Io
8 anni fa

Senno chi li paga tutti questi”grandi” dirigenti pubblici. Unica soluzione: acqua pubblica in gestione diretta si comuni. E questi mangiapane che vadano a cercarsi un lavoro come tutti, senza l’ausilio del partito.