Fa discutere, anche in Consiglio comunale, la notizia della “cessione”, da parte del Comune di Prato, di 8 milioni di capacità di spesa per effetto del Patto di stabilità orizzontale della Regione: la Giunta di Enrico Rossi ha chiesto infatti alle amministrazioni comunali di fare una ricognizione della capacità di spesa di qui a dicembre.
In Toscana sono soltanto nove i Comuni che quest’anno hanno ceduto una quota dei loro spazi finanziari, per un totale di 35,1 milioni. Prato, con gli 8 milioni messi a disposizione di altre amministrazioni, è al terzo posto, dietro soltanto a Scandicci – che ha una capacità di spesa non utilizzata di ben 20 milioni – e Arezzo (tre milioni).
Questo pomeriggio il consigliere comunale di Prato Con Cenni Antonio Longo ha sollevato la questione in Palazzo, invitando l’assessore al Bilancio Monia Faltoni a rispondere in aula.
“Quello che mi chiedo – sottolinea Longo – è se realmente sia stato necessario aiutare altri Comuni per un importo pari a 8 milioni. L’assessore Faltoni si chiarisca le idee: non eravamo forse il Comune con 23 milioni di buco di bilancio? E poi, non aveva detto che ci sarebbero stati investimenti per 51 milioni? Non si considerano urgenti alcune opere per Prato dato che addirittura siamo in grado di concedere ben 8 milioni ad altri Comuni?”.
A beneficiare dei 35,1 milioni di quote quest’anno sono ben 52 comuni. In cima alla lista compare Firenze, che “raccoglie” quasi 9 milioni. Ma non è tutto. “Perché Prato – rimarca ancora il consigliere – non solo cederà quesi 8 milioni a livello regionale, ma aderirà anche al Patto di stabilità orizzontale nazionale per altri 5 milioni di euro: soldi che andranno a ricadere su altri territori, anche molto lontani dal nostro. Totale, 13 milioni”.
Di qui, l’attacco al primo cittadino. “Capisco il Patto di stabilità orizzontale della Regione Toscana, ma così si bloccano le opere in una città che ne ha estremo bisogno. Prato ha necessità urgenti e improrogabili e, certamente, 8 milioni avrebbero fatto comodo. Penso allo snodo del soccorso, agli interventi per le scuole, agli investimenti tanto pubblicizzati per le piste ciclabili, agli interventi sulle piazze della città, per le periferie, per la lotta alla tossicodipendenza, per i contributi alle nuove attività. Personalmente quindi, questi 8 milioni, credo che ci avrebbero fatto estremamente comodo. Ma evidentemente il Comune di Prato e la giunta Biffoni – conclude Longo – hanno altre priorità: quella di aiutare sempre gli amici degli amici”.
Commenti