Nasi, occhi, bocche. L’umanizzazione degli edifici pubblici ad opera di Clet prosegue e questa volta è toccato a piazza del Campo a Siena, dove il palazzo Comunale da qualche giorno ha assunto un sorriso smagliante. Ci è voluto poco per trasformare la facciata del palazzo in un volto: una barra piegata è diventata una bocca, le finestre, di conseguenza, due occhi. “Il comune di Siena mi aveva contattato per chiedermi di ideare dei progetti in vista della designazione di Siena quale Capitale europea della Cultura 2019” racconta Clet “poi questo tipo di qualifica non è arrivato, ma Siena è diventata capitale della Cultura italiana 2015 e così uno dei miei progetti ha preso il via”. Clet, lo street art famoso per i cartelli stradali modificati – costante, anche lì, l’aggiunta di una figura umana – ha iniziato da Firenze e da Prato a disegnare il buon umore negli spazi pubblici: a giugno, infatti, comparve un naso di 25 metri sulla Torre di S. Niccolò a Firenze (ma l’installazione, secondo quanto dichiarato da Clet, “non ha avuto molto successo ed è durata poco perchè i rapporti con l’amministrazione fiorentina sono molto complessi e tortuosi”). Sempre dal mese di giugno i principali accessi al centro storico pratese (Porta Frascati, Porta Santa Trinita, Porta Pistoiese, sottopasso del Serraglio, Porta Mercatale, via Pomeria e Piazza San Marco) mostrano attributi umani nell’ambito del progetto “Gli occhi di Prato” realizzato dall’artista con i Lions di Prato. “Questo tipo di intervento artistico” spiega ancora Clet “ha il principale obiettivo di rivendicare la cultura umanistica, di individuare il valore dell’uomo nell’arte, soprattutto nell’architettura. Per quanto riguarda in maniera stringente Siena e Prato, si tratta di due città che si assomigliano poiché hanno un grande bagaglio di cultura antica ma si trovano attualmente ad affrontare sfide moderne. L’arte può ispirare una via per il futuro, che è quella dell’integrazione di elementi contemporanei ad una base culturale antica, il tutto all’insegna della semplicità, senza conttasti”.
Foto ripresa da Repubblica.it
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