28 Ottobre 2015

Terza corsia della A11, i lavori potrebbero partire entro il 2018. Il Comune: “A Cafaggio si facciano comunque le barriere antirumore”


L’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A11 Firenze – Pisa Nord, nel tratto tra Firenze e Pistoia è stato al centro della riunione odierna della commissione consiliare 4 (urbanistica, ambiente, protezione civile), presieduta da Massimo Carlesi. Un’occasione importante per parlare di un progetto importante che va a intaccare una porzione di autostrada molto transitata, oggetto di ripetute discussioni in città, soprattutto per l’assenza in alcuni tratti, a ridosso delle abitazioni, di barriere antirumore.

Presenti all’incontro l’assessore alla Mobilità e Ambiente Filippo Alessi, gli architetti Pamela Bracciotti e Francesco Caporaso dell’Ufficio Urbanistica, Rossano Rocchi dirigente dell’ufficio Mobilità e Sergio Spagnesi dell’ufficio Ambiente e, per Società Autostrade, il responsabile del procedimento Paolo Fiorentino e altri ingegneri che seguono il progetto. Tra il pubblico anche alcuni rappresentanti del comitato “In mezzo a un’autostrada” di Cafaggio, che da tempo si battono affinché venfano installate le barriere antirumore.

“La costruzione della terza corsia è da sempre stata una vicenda lunga e complicata, il nuovo tracciato autostradale è stato trattato solo a livello tecnico e mai politico – ha commentato Alessi -. E’ necessario ora colmare questo punto e capire se il progetto di Società Autostrade sarà concretamente fatto e come sarà eseguito. Altro fondamentale problema riguarda le barriere antirumore: è necessario fare chiarezza sulla sospensione delle barriere nel tratto di autostrada che passa vicino all’abitato di Cafaggio. La Regione deve assumersi la responsabilità di questa sospensione, che va avanti da oltre 10 anni, a discapito della tutela dei cittadini e dell’inquinamento acustico. Chiedo a Società Autostrade di dare priorità all’opera di realizzazione delle barriere, non possiamo più aspettare. E’ necessario dare risposte concrete ai cittadini e soprattutto tutelare la loro salute”.

Il 2018 potrebbe essere l’anno dell’inizio dei lavori per la realizzazione della terza corsia. “A febbraio 2011 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato il programma preliminare e ha concesso l’autorizzazione alla stesura del progetto definitivo per l’ampliamento della terza corsia – ha spiegato l’ingegnere Fiorentino di Società Autostrade -. E’ ora in fase di ultimazione la procedura di rilascio della Valutazione di impatto ambientale, poi ci sarà la Conferenza dei servizi, per arrivare infine ad ottenere il via libera al progetto definitivo da parte del Ministero”.

Progetto. Il progetto definitivo prevede l’ampliamento della terza corsia dell’A11 da Firenze Peretola a Pistoia, per un tratto complessivo di 27,4 chilometri, 9,5 dei quali attraversano il comune di Prato. Al momento sono presenti due corsie per senso di marcia più due di emergenza, per una lunghezza di 22,40 metri. Il progetto prevede il loro ampliamento a 32,50 metri e la realizzazione di tre corsie per ogni senso di marcia più una di emergenza per ciascuna carreggiata.

L’avanzamento dei lavori, secondo quanto previsto dal progetto di Società Autostrade, prevede interventi simmetrici, cioè tratti di carreggiata dove l’allargamento sarà realizzato in entrambe le direzioni di marcia, e interventi asimmetrici, in questo caso i cantieri interesseranno una sola direzione di marcia. Gli ampliamenti asimmetrici sono tre: dallo svincolo di Firenze Peretola a quello di Sesto Fiorentino; a cavallo dello svincolo di Prato Est; a ridosso dell’abitato di Cafaggio (qui infatti c’è presenza di case sul versante sud). Saranno poi installate barriere antirumore in tutti i punti in cui il tracciato autostradale si avvicina alle abitazioni.

La realizzazione della terza corsia a Prato porterà alcuni cambiamenti: l’adeguamento dello svincolo Prato est con un’immissione diretta verso il Macrolotto 2, la demolizione di due cavalcavia (via del Molinuzzo e via delle Pollative) e la demolizione e successiva ricostruzione in sede, nella stessa posizione, con un’interruzione quindi della viabilità durante i lavori e la creazione di una viabilità alternativa, di altri cinque cavalcavia (via delle Fonti, via del Lazzeretto, via dei Fossi, via Traversa delle Caserane e via dei Trebbi).

L’ampliamento dell’A11 si intreccia con l’intervento per la realizzazione delle barriere antirumore, la cui realizzazione in alcuni tratti è stata bloccata da oltre 10 anni. Cafaggio, in particolare, risulta alla 117esima posizione su 300 in tutta Italia nel piano di installazione delle barriere antirumore, i cui lavori quindi dovrebbero iniziare nel 2018, in concomitanza con quelli per la realizzazione della terza corsia. “Cafaggio è una frazione densamente abitata, appesantita da numerose infrastrutture, vanno necessariamente realizzate le barriere, certi ritardi non sono più tutelabili – ha aggiunto Alessi -. Entro il 2018, terza corsia o no, le barriere vanno realizzate”.

Tiepida la risposta del comitato “In mezzo ad una autostrada”, che era presente alla commissione e non è rimasto soddisfatto delle promesse di Autostrade Spa: “Accogliamo con interesse lo sviluppo asimmetrico dell’ampliamento dell’A11 nel tratto pratese, ma non possiamo dichiararci soddisfatti finché l’ente gestore non avrà ottemperato alle proprie responsabilità sociali e ambientali, realizzando impianti di mitigazione efficaci, oltre ad interventi di compensazione importanti – spiegano i cittadini di Cafaggio -. Il quartiere presenta già molti problemi a livello ambientale e ha tollerato anche troppo a lungo la mancanza di barriere. Chiediamo ancora una volta al Comune di non sottoscrivere variazioni al ribasso e di spingere per avere tutte le soluzioni possibili a vantaggio dei residenti”.

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