27 Novembre 2015

Baciacavallo, il Coordinamento dei comitati cittadini ad Arpat e Comune: “Le nostre non sono centraline ‘fai da te’ “


Il Coordinamento dei comitati per la Salute della Piana (di cui fa parte il comitato “Difendiamo la nostra salute” che ha installato a proprie spese tre centraline per la rilevazione della qualità dell’aria a Fontanelle e Paperino) si è attivato per rispondere punto per punto ad Arpat, Gida e comune di Prato, i quali avevano replicato ai cittadini, da mesi sul piede di guerra a causa dell’inceneritore di Baciacavallo. Tre giorni fa Arpat era intervenuta per precisare che le centraline del comitato non sono le uniche, in zona via Roma, a captare le particelle tossiche pm 2,5. “Niente abbiamo detto sull’operato di Arpat” fa sapere il Coordinamento per mezzo comunicato stampa “ma abbiamo fatto la semplice considerazione che il nostro progetto prevede verifiche che, a nostra conoscenza, nemmeno Arpat conduce”. Il comitato si riferisce alla rilevazione cosiddetta in continuo, 24 ore su 24, delle pm 2,5 mediante le tre centraline installate, con verifica della direzionalità di tali molecole e dei picchi intorno a hot spot. I cittadini esprimono, ad ogni modo, le proprie perplessità riguardo ai dati forniti dalla centralina di Arpat di riferimento per Baciacavallo: “I valori sono tecnicamente interpretabili ‘all’occorrenza’ visto che le zone prese in esame sono molto distanti tra loro e comunque ci devono dare ancora una motivazione valida per cui è stata tolta la centralina di via Soffici, che parrebbe essere il punto più inquinato”. All’assessore all’Ambiente Filippo Alessi i comitati rispondono: “le centraline per la rilevazione in continuo del pm 2,5 non sono prodotti ‘fai da te’, come li ha definiti l’assessore in un’intervista (LEGGI L’ARTICOLO), ma sono realizzate dal dott. Massimo del Guasta dell’istituto Nazionale di Ottica del Cnr di Firenze”. I cittadini avevano poi rivendicato la necessità di avere dati epidemiologici più precisi riguardo alla zona prossima a Gida e non riferiti all’intera Circoscrizione Sud: al che l’assessore Alessi aveva risposto che i dati così presi presi in considerazione sarebbero troppo ristretti e dunque privi di valenza interpretativa a livello epidemiologico. “Lui parla di indagine epidemiologica” ribatte il Coordiamento “noi vogliamo i dati grezzi richiesti in tante occasioni fino ad arrivare all’intervento della Procura. Vogliamo vedere i dati delle frazioni, altrimenti che venga fatta una VIS, Valutazione di Impatto Ambientale. Inoltre ci stupisce che l’assessore parli di ‘diffusione di notizie allarmanti’ da parte dei comitati: noi ci stiamo solo attivando per un bene comune come il territorio”.

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