6 Novembre 2015

Gruppo Tintoriale: neanche la mediazione del sindaco riesce a mettere d’accordo le parti


Un muro contro muro che neppure la mediazione del sindaco è riuscito a scalfire. 

E’ finito con un nulla di fatto l’incontro tra i sindacati, rappresentanti dei lavoratori e rappresentanti dell’azienda Gruppo Tintoriale voluta dal sindaco Matteo Biffoni per cercare di trovare una soluzione per i 29 lavoratori. La trattativa tra la proprietà e i sindacati non è partita neanche stavolta e la situazione resta irrisolta dopo un incontro lungo in cui non sono mancati i toni accesi.
La proprietà, presente all’incontro di ieri col titolare Thomas Beccaglia accompagnato dall’avvocato e dal commercialista, ha continuato a sostenere di non avere denaro per pagare gli arretrati. Di contro i sindacati chiedevano il rimborso di mille euro a lavoratore per poter poi avviare una trattativa. Richiesta non ritenuta idonea dall’azienda. I sindacati hanno fatto notare anche che a settembre fu pagata una bolletta dell’elettricità di 90mila euro per far azionare i macchinari che si fermarono 15 giorni dopo. Soldi che, a detta dei sindacati, potevano essere usati per saldare le pendenze con i lavoratori. I dipendenti devono riscuotere tre mensilità, alcuni anche quattro. Altro punto sollevato dai sindacati è quello legato alle procedure scelte per gli ammortizzatori sociali. L’azienda ha chiesto infatti la cassa integrazione ordinaria, procedura che a detta dei sindacati stessi non potrà essere accolta.
Il succo è che i 29 lavoratori potranno essere licenziati solo a metà dicembre, al termine della procedura di mobilità, potendo usufruire dei vantaggi della disoccupazione.
A conclusione dell’incontro il sindaco ha espresso fortissima preoccupazione per le persone che da mesi non stanno ricevendo lo stipendio: “Chiedo in tutti i modi di trovare una soluzione perché ci sono lavoratori e famiglie che hanno lavorato senza essere pagate e che non hanno certezze per quanto accadrà nei prossimi mesi – ha dichiarato Biffoni -. La mia preoccupazione è tanto più forte dal momento che a oggi non si prospettano piani per risolvere l’attuale situazione”. Il sindaco ha chiesto alle parti interessate di accelerare i tempi per non lasciare ancora i dipendenti senza stipendio.

 

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