4 Novembre 2015

Sì Toscana a Sinistra interroga la giunta regionale: “Sulla sanità è forte con i deboli e debole con i forti”. Nel mirino gli stipendi dei manager


Una interrogazione urgente alla giunta regionale sulle spese aggiuntive per incarichi dirigenziali deliberate dalla Asl di Prato, a fronte di ripetuti tagli nel numero di infermieri e operatori sociosanitari. È quanto hanno presentato i consiglieri di Sì Toscana a Sinistra Paolo Sarti e Tommaso Fattori, che chiedono alla giunta se “non intenda intervenire presso l’Asl di Prato per chiedere chiarimenti in merito alle delibere in oggetto”.

L’interrogazione nasce dalla situazione critica denunciata da Cgil, Cisl e Uil, che hanno evidenziato nella sanità pratese una carenza di organico di 100 addetti e un rapporto infermieri/pazienti all’ospedale Santo Stefano di 1 a 14, a fronte di un rapporto regionale di 1 infermiere ogni 10 pazienti. “Quando si parla di riordino del servizio sanitario il PD toscano si rivela forte coi deboli, ma debole coi forti – prende posizione Sì Toscana a Sinistra -. Mentre si taglia sul personale sanitario, che sta a contatto coi pazienti e garantisce l’erogazione delle prestazioni, poi si sperpera sui dirigenti. Infatti, come giustamente denunciato dai Cgil Cisl e Uil, a Prato mancano 100 infermieri e OSS e questo sottodimensionamento comporta un notevole sovraccarico per i lavoratori in servizio, costretti a molti straordinari senza poter beneficiare delle ferie maturate, esposti a stanchezza e stress che finiscono per intaccare qualità dei servizi e sicurezza dei pazienti”.

“Tale attenzione al risparmio – prosegue Sì Toscana a Sinistra – non viene applicata equamente ed ovunque giacché di fatto non vengono toccati gli stipendi dei manager (quelli spostati altrove, come Abati e Roti, percepiscono il medesimo stipendio) e risultano agli atti addirittura due nuovi incarichi di dirigente amministrativo recentemente affidati (uno dei quali con uno stipendio di circa 75mila € all’anno)”.
Il partito cita anche la spesa di 100 mila euro per ospitare in un Resort in Garfagnana, l’aggiornamento dei dirigenti ASL toscani “fra bagni, massaggi e cacce al tesoro nel bosco, ovviamente a carico della collettività. Se questo è il modo con cui il nuovo commissario della “aslona” intende risparmiare, possiamo star certi che l’unica cosa che verrà tagliata è la salute dei cittadini” – commenta il comitato pratese di Sì Toscana a Sinistra, che si chiede: “Cosa hanno da dire oggi i consiglieri regionali PD eletti a Prato, Ciolini e Bugetti, che in campagna elettorale promettevano battaglia in difesa della Sanità pratese?”.

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Miryan
Miryan
8 anni fa

Ma non si vergognano?Resort in Garfagnana?Ma io vi manderei a zappare per farvi capire cosa vuol dire lavorare!Vergogna,Vergogna,Vergogna!

Pisolo
Pisolo
8 anni fa

Se all’Abati danno davvero codeste cifre siamo un paese alla frutta . Uno come l’Abati nel privato lo utilizzerebbero per annaffiare j giardini della ditta!