18 Novembre 2015

Tanti studenti cambieranno professore: nuove assegnazioni per le supplenze annuali. E tra i docenti precari c’è chi non riscuote da due mesi VIDEO


L’anno scolastico è iniziato da due mesi, ma soltanto oggi i docenti precari delle superiori pratesi hanno conosciuto l’assegnazione delle supplenze annuali. Il risultato è che diversi studenti, fin dalle prossime settimane, avranno nuovi professori. E il valzer delle cattedre potrebbe continuare. L’Aula Magna del Buzzi, dalle 11,30 fino a pomeriggio inoltrato, si è riempita di docenti in attesa della chiamata, nel migliore dei casi per un incarico fino a giugno. Le convocazioni di solito avvengono a settembre, ma quest’anno a causa degli effetti della riforma della scuola e al ritardo nella compilazione delle graduatorie, si è proceduto finora ad assegnazioni provvisorie, cosiddette “fino ad avente diritto”. Soltanto oggi il quadro si è chiarito e in alcuni casi i docenti hanno potuto o dovuto cambiare le loro disponibilità, come questa insegnante che suo malgrado prenderà servizio in un’altra scuola, visto che nell’istituto dove insegna da settembre non è stato possibile modificare l’orario per consentirle di frequentare i corsi di abilitazione TFA.
E proprio coloro che hanno conseguito questa abilitazione, oggi speravano di avere un quadro più chiaro dopo che a settembre, nella precedente convocazione chiamarono le forze dell’ordine per vedersi riconosciuto il titolo.

Il valzer delle cattedre non è tuttavia ancora finito: domani toccherà alle medie. E poi sarà la volta delle scuole primarie. Ma ci sono altre possibili novità: il potenziamento di organico, la cosiddetta Fase C della Buona Scuola, ma anche i ricorsi – a Prato sono circa 200 – degli insegnanti con diploma magistrale che hanno fatto ricorso per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento e in prima fascia. Una prima sentenza ha dato loro ragione e se venisse confermata, ci sarebbero ripercussioni sulle graduatorie e altre modifiche nelle nomine.

Infine un’altro problema che riguarda tanti docenti precari assunti per le supplenze a settembre, e alcuni nuovi immessi in ruolo, che ancora non sono stati pagati per problemi burocratici. “E’ colpa del Ministero del Tesoro che ha avocato a sè tutta la procedura dalle singole scuole ed è in pesante ritardo nelle pratiche amministrative – spiega Daniele Monticelli della Cgil -. A livello sindacale abbiamo fatto due richieste di intervento e minacciato di procedere con ingiunzioni di pagamento. Ci era stata promessa un’erogazione straordinaria il 16 novembre con uno stanziamento nazionale di 35 milioni per sanare le mensilità di settembre e ottobre. Purtroppo siamo di fronte all’ennesimo ritardo e tra poco ci saranno anche in ballo le tredicesime. Si parla di precari che in molti casi hanno lavorato soltanto poche settimane e questo ritardo nei loro confronti è assai penalizzante”.

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