10 Dicembre 2015

BpVi ancora nella bufera: sette indagati per estorsione in alcune filiali pratesi


C’è l’ipotesi di estorsione dietro le perquisizioni di questa mattina della Guardia di Finanzia a diverse agenzie della Banca Popolare di Vicenza, a Prato e in altre province toscane. Sette gli indagati tra il personale direttivo di altrettante filiali nel solo territorio di Prato. I finanzieri hanno acquisito documentazione relativa al collocamento di azioni dietro alla prospettiva di revoca o riduzione dei fidi. Circa una quindicina gli imprenditori pratesi che sono stati sentiti in merito alla vicenda: avrebbero raccontato di aver ricevuto pressioni da parte dei funzionari della banca per l’acquisto di azioni della banca stessa (quelle in seguito svalutate), dietro la prospettiva di una revoca o riduzione dei fidi. Variabile l’importo delle azioni collocate, proporzionale all’importo dei fidi stessi. Le agenzie perquisite stamani dalla Guardia di Finanzia sono quella di: Palazzo Alberti; via Valentini; Grignano; Mezzana; Chiesanuova; poi Montemurlo; Agliana; Pistoia; Altopascio; Lucca. Il fascicolo di inchiesta è stato aperto su iniziativa della Procura: si tratta di un altro filone di indagine rispetto a quello aperto a Vicenza che vede indagati i vertici dell’istituto di Credito. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Giuseppe Nicolosi insieme col sostituto procuratore Laura Canovai. “Abbiamo offerto ed offriremo come sempre la nostra piena collaborazione alle indagini”, questo il commento della Banca a seguito dell’avvio delle indagini.