2 Dicembre 2015

Furti in abitazione anche a Prato, sgominata banda di giovani ladri


Facevano base in Emilia-Romagna, colpendo non solo nel Nordest ma anche tra Modena, Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini, e soprattutto tra Prato e Firenze. Sgominata, nell’hinterland bolognese, una banda di cittadini albanesi specializzati in furti in abitazioni. Gli uomini – quattro giovani tra i 21 e 28 anni – mettevano a segno i colpi e si spostavano poi ad altissima velocità lungo le autostrade a bordo di auto rubate, su cui periodicamente cambiavano targhe e telepass ugualmente rubati. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Latisana (in provincia di Udine) hanno permesso così di arrestare i malviventi, fermati a San Pietro in Casale, vicino Bologna, dove la banda aveva realizzato il proprio covo all’interno di due diversi appartamenti. Tre del gruppo erano già destinatari di ordine di carcerazione emesse dalle Procure di Ancona e Forlì per reati contro il patrimonio, mentre il quarto era già stato espulso dall’Italia ma aveva fatto rientro nel Paese servendosi di un nome falso.

I Carabinieri sono risaliti alla banda grazie a complesse attività d’indagine, partite dalla segnalazione di un residente che aveva notato i movimenti sospetti di una Golf: i rilievi sono poi andati avanti, incrociando circa 30mila dati di transiti autostradali di auto, targhe e telepass rubati. Numerosissimi i colpi attribuibili alla banda, che entrava in azione praticamente ogni giorno, mettendo a segno – in media – cinque colpi a sera. Ingente anche il bottino recuperato, tra oro, denaro contante, borse, accessori tecnologici, pellicce e calzature griffate. L’operazione ha permesso di risolvere anche il caso del furto da 200mila euro messo a segno nell’abitazione di un noto industriale friulano.

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Luce
Luce
8 anni fa

Ma a questi banditi non prendono le impronte digitali e se sono espulsi come fanno a rientrare anche se con passaporto falso???? Forse non sono mai andatoi via … Rimandateli a casa loro ma in carcere a scontare la pena nel loro paese

bob
bob
8 anni fa

@luce
ri-entrare in Italia è facilissimo…
i controlli sono lenti, c’è la privacy… ci vuole un motivo per controllare le impronte…
e cmq non serve a nulla espellerli se poi nel loro paese non vedono l’ora di rispedirli qua da noi, ovviamente…
ormai anche in quei paesi “risparmiano” sulle carceri, fanno prima a lasciarli subito liberi perché tanto sanno che torneranno qua a delinquere