14 Dicembre 2015

Giocare la Lingua Italiana dei Segni, un modo per conoscere e integrarsi


Problemi di comunicazione: impariamo ad affrontarli e a superarli. Arriva presso il Centro Educativo Righi alle Badie, messo a disposizione dal Comune di Prato, “Gioco Lis”, un laboratorio rivolto principalmente a bambini e ragazzi interamente basato sul gioco, che si pone come obiettivo quello di creare una piattaforma di scambio comunicativo tra udenti e non udenti. Il progetto, nato un anno fa in seno all’Ente Nazionale Sordi sezione di Prato, diventa realtà a partire da lunedì 14 dicembre, proseguendo ogni lunedì dalle 16,45 alle 18 fino a fine marzo 2016. Diffondere la conoscenza della Lis, Lingua Italiana dei Segni, è solo il punto di partenza per l’integrazione di bambini affetti da ipoacusia o sordità.
“Il nostro obiettivo – afferma Mauro Papi, Presidente dell’Ente Nazionale Sordi sezione di Prato – è quello di riuscire a creare una conoscenza diffusa della Lis, la Lingua Italiana dei Segni, perché le difficoltà comunicative che ancora oggi esistono nelle scuole e negli ambienti lavorativi diventino sempre meno un impedimento alla crescita serena e integrata dei bambini e dei ragazzi”.
“Siamo felici – interviene Maria Grazia Ciambellotti, Assessore all’Istruzione Pubblica – di poter accogliere nello spazio del Centro Educativo Righi il laboratorio “Gioco Lis”. La speranza è quella di insegnare non solo ai più giovani, ma anche agli adulti, insegnanti e genitori, come rapportarsi con bambini che hanno problemi di udito, e come poter essere i mediatori della loro integrazione sociale”.
La partecipazione al laboratorio “Gioco Lis” è gratuita e aperta a tutti, compresi genitori ed insegnanti che vogliono avvicinarsi al mondo della lingua italiana dei segni.
Grazie alla presenza di assistenti alla Comunicazione, esperti di Lis, tutti i lunedì sarà possibile giocare e imparare a comprendersi in un’ottica di scambio reciproco.
“Noi dell’associazione vorremmo che “Gioco Lis” fosse un progetto guida per tutta la regione, un esempio da seguire per diffondere la cultura dello scambio tra il mondo degli udenti e quello dei non udenti” conclude il Presidente dell’Ente Nazionale Sordi Toscana Giovanni Tafi.

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Mauro Papi
Mauro Papi
8 anni fa

Vorrei fare una piccola precisazione: la Lis è lingua dei segni italiana perché esistono lingua dei segni di altre nazione.