Pam di via Targetti più vicina alla chiusura. Il giudice del tribunale di Prato ha emesso la sentenza di primo grado con la quale ha convalidato lo sfratto della grande catena di supermercati. Un provvedimento chiesto dalla famiglia Balli, proprietaria dell’immobile, nel momento esatto in cui il precedente accordo di affitto pluriennale stipulato con Pam, il 31 dicembre del 2012, era giunto a naturale scadenza. Da quel momento si è aperta una battaglia legale fra i vertici della Pam e la famiglia Balli, intenzionata a rientrare in possesso dell’immobile, molto probabilmente per farlo rientrare in un più ampio piano di recupero della zona, spostando al tempo stesso la parte produttiva delle aziende di famiglia verso il Macrolotto 2. La Pam, dal canto suo, di fronte alla richiesta di abbandonare l’edificio, per evitare il trasferimento ha fatto forza sulla rinegoziazione del canone di affitto, fatto che avrebbe dovuto far slittare di qualche anno, secondo i legali della catena di distribuzione, la naturale conclusione del contratto. Un fatto che aveva allungato i tempi della sentenza. Il giudice, però, ha dato ugualmente ragione alla famiglia Balli nei giorni scorsi ed è lo stesso Luigi Balli ad accogliere con soddisfazione la notizia, dicendosi disponibile a trattare con il supermercato i tempi e i modi di trasferimento delle attività. Da Pam nel frattempo fanno sapere di essere intenzionati a riaprire la trattativa con la proprietà e di stare valutando la possibilità di fare ricorso in appello, quantomeno per guadagnare tempo e provare a convincere la famiglia Balli. Fra le ipotesi proposte, oltre al rinnovo del contratto di affitto, ci sarebbe anche l’acquisto dell’immobile. Soluzioni che, comunque, fino ad ora non hanno incontrato il favore dei proprietari. I sindacati dei lavoratori, intanto, hanno in programma la prossima settimana un appuntamento con i vertici della Pam per capire le strategie future sul punto vendita di via Targetti e sulle azioni da intraprendere per la tutela dei dipendenti.
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