11 Dicembre 2015

Installazione artistica in piazza del Pesce, polemico il Consorzio Prato C’è. Ma l’autore si difende: “Aspettate a giudicare”


Arte contemporanea, forse persino troppo. Tanto da non essere capita e apprezzata dai passanti e dai negozianti di via Firenzuola, rimasti a bocca aperta di fronte all’installazione, composta con materiali di scarto, che fino all’8 gennaio rivoluzionerà il volto di piazza del Pesce. Un’opera di street art firmata dal 27enne pratese Jacopo Buono, in arte MOallaSeconda, e promossa dall’associazione culturale Post Art in collaborazione con il Comune di Prato. Un sodalizio, quello con l’Amministrazione, che non è sfuggito agli esecenti e che ha scatenato una serie di polemiche in città. “C’è bisogno di altro per riqualificare”, punta il dito il Consorzio Prato C’è.

“Le reazioni dei clienti sono state diverse: c’è chi si è interrogato sul senso di questa iniziativa, chi l’ha scambiata addirittura per una discarica e chi ha pensato che, in ogni caso, la via necessiterebbe di interventi di altro tipo – commenta Gori -. Noi abbiamo bisogno di cose serie, di un’attenzione concreta. Sono venti anni che chiediamo cose che sembrano ormai impossibili come più sicurezza, più promozione, portare i cittadini in centro”.

Eppure l’autore, che in passato ha già esposto ad Officina Giovani e che vanta esperienze anche nazionali, si dice aperto alle critiche. Il progetto cambierà giorno dopo giorno, grazie a interventi successivi e continui, e darà vita ad una forma di evoluzione creativa racchiusa in un video finale.

“Consiglierei ai passanti di lasciarsi andare, di non farsi troppe domande di fronte a questa installazione. La gente, alle volte, ha bisogno di troppe spiegazioni”, sottolinea MoallaSeconda. Della stessa opinione anche il curatore, Luca Sposato. “Questa forma di arte contemporanea appartiene a tutti, le persone dovrebbero comprendere questa cosa. E’, se vogliamo, l’evoluzione della fontana barocca in qualche modo – rimarca Sposato -. Se proprio le critiche debbono esserci, invito tutti quanti a farle alla fine, quando l’opera sarà completata e sarò montato il video che racchiuderà l’essenza di questa performance”.

Giulia Ghizzani

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Aberto
Aberto
8 anni fa

Ecco..appunto non lasciamoci andare a troppo spiegazioni….però una spiegazione c’è la dia il Comune…chi lo paga?!

rudy
rudy
8 anni fa

Roba da san salvi

Duilio
Duilio
8 anni fa

Non abbiamo bisogno di troppe spiegazioni, ma della spiegazione. Comunque quando passo di lì voglio contribuire all’arte in divenire, prendendo qualche stecca per accendere il caminetto.