Lotti separati e un freno al massimo ribasso: il Comune firma un accordo sugli appalti per valorizzare le imprese locali


Un protocollo d’intesa sugli appalti come strumento per valorizzare al meglio le imprese del territorio che lavorano nel rispetto della legalità, della concorrenza e della trasparenza. Lo hanno firmato questa mattina il sindaco Matteo Biffoni per il Comune di Prato e Mauro Lassi, presidente di Rete Imprese Prato, anticipando quanto previsto dallo Small business act e quanto sta accadendo a livello nazionale con il disegno di legge che recepisce le direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo in materia di appalti pubblici.

La crisi dell’edilizia pratese

Uno strumento utile per individuare politiche attive e supportare concretamente il sistema locale in particolare del comparto costruzioni e della filiera (edili, specializzazioni edili, installazioni, serramenti infissi etc.): un settore dove negli ultimi cinque anni la crisi ha comportato a livello nazionale la chiusura di 68mila imprese e la perdita di circa 790mila posti di lavoro e che non ha risparmiato la nostra provincia. A Prato tra il 2008 e oggi i volumi d’affari sono dimezzati (da 38 milioni nel 2008 a 17 milioni di euro nel 2015), con un taglio da 641 a 369 aziende e da 2503 a 1595 dipendenti.

No al massimo ribasso come unico criterio per gli appalti pubblici

“Nel rispetto delle normative europee e nazionali ci impegniamo a premiare la qualità piuttosto che a valutare solo l’offerta economicamente più vantaggiosa, dando di fatto maggiori possibilità alle imprese del territorio, che non sono di grandi dimensioni ma vantano serietà e competenza – ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni -. Far lavorare imprese che qui risiedono e che al territorio restituiscono posti di lavoro e guadagni è senza dubbio vantaggioso per tutti, a cominciare dall’amministrazione comunale che nel rispetto della concorrenza e della trasparenza riesce a coinvolgere anche aziende della città, soprattutto in un settore che più degli altri ha subito i colpi della crisi economica e finanziaria”.

Rinunciare al massimo ribasso come criterio unico di aggiudicazione a favore dell’offerta economica più vantaggiosa e la suddivisione degli appalti in lotti separati così come previsto dallo statuto delle imprese e dallo Small Business Act è un passo importante per sostenere le piccole e medie imprese: “Con questo protocollo si danno maggiori possibilità alle imprese che operano sul nostro territorio di partecipare ad appalti che fino a ora erano possibili solo per aziende di grandi dimensioni”, ha sottolineato Mauro Lassi presidente di Rete Imprese Prato.

“A Prato siamo precursori di quanto sta accadendo a livello nazionale e questo protocollo va a vantaggio di tutte le imprese della filiera, ci sarà una rotazione dell’albo fornitori”, ha spiegato Stefano Crestini, vicepresidente di Confartigianato settore costruzioni, mentre Andrea Venturi vicepresidente Cna, settore costruzioni ha ribadito come il protocollo sia anche uno strumento di sostegno alla legalità: “Ci vogliamo confrontare con il mercato nazionale con gli elementi che caratterizzano le nostre aziende, la trasparenza, la legalità, ma anche la qualità e la formazione. Stiamo lavorando anche a forme di collaborazione tra imprese per fare rete e partecipare agli appalti in maniera strutturata”.

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Luce
Luce
8 anni fa

Mi sembra giustissimo così si fa facciamo lavorare le nostre imprese che conosciamo bene e che non falliscono dopo il lavoro fatto anche male perché quelle che si aggiudicano il bando troppo al ribasso fanno così ….sono tutte del sud….