3 Dicembre 2015

Natale: segnali positivi per il commercio, ma non per tutti i settori


Cauto ottimismo da parte delle attività alimentari e di ristorazione che vedono una ripresa dei consumi dovuta sicuramente a una maggior capacità di spesa delle famiglie che risulta incrementata negli ultimi mesi (secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio nel secondo trimestre del 2015 il reddito disponibile è cresciuto di 134 euro). Meno ottimista il dato del settore moda che aspetta il ponte dell’Immacolata per definire una previsione.
A dirlo sono i dati rilevati da Confcommercio a Prato nell’ambito di un’indagine svolta presso i propri associati, dalla quale emerge una previsione per i consumi natalizi piuttosto stabile rispetto al 2014 con qualche segno positivo.
Un dato questo che si conferma in linea con il quadro nazionale presentato da Confcommercio Imprese per l’Italia secondo il quale la crescita dei consumi natalizi è del 5% sullo scorso anno.
È vero che siamo ancora lontani dai livelli pre-crisi, ma dopo sette anni possiamo finalmente parlare di segnali positivi: l’Ufficio studi di Confcommercio prevede che saranno spesi 10 miliardi con una spesa media da dedicare ai regali pari a 166 euro a persona. La crescita complessiva dei consumi si attesta sul +1,3% rispetto al 2014.
Una prudente positività quindi quella manifestata dagli indici nazionale che sembra coinvolgere almeno in parte anche la realtà pratese, nella quale si conferma però la tendenza a concentrare gli acquisti nel periodo successivo all’8 Dicembre e nella settimana precedente a Natale.
Complessivamente gli imprenditori del settore moda prevedono consumi stabili rispetto al 2014, con qualche leggere segno meno influenzato soprattutto dalle vendite poco positive del mese di Novembre.
Meglio le prospettive per il settore alimentare che attende però la settimana precedente al Natale per capire l’effettivo andamento delle vendite, quando i cittadini si concentreranno nell’acquisto di alimenti e bevande per pranzi e cenoni.
Tendenza con il segno più nella ristorazione dove si iniziano già a ricevere le prime richieste di prenotazione, a testimonianza dell’attaccamento da parte dei pratesi alle tradizioni.
“È buono il quadro che emerge dai dati rilevati dalla Confederazione nazionale, i quali segnano un trend positivo su tutti i fronti. – afferma il presidente di Confcommercio Pistoia e Prato Stefano Morandi – Adesso è necessario andare nella direzione di un rafforzamento della intervenendo su tassazione locale, spesa pubblica improduttiva, deficit di legalità e cattiva burocrazia per alleggerire le imprese e portare il settore terziario ad un reale sviluppo”.
“Sulla scia della tendenza di crescita dei consumi natalizi registrata a livello nazionale, anche la provincia di Prato dopo tanti anni inizia a intravedere segnali positivi da più aree e settori. – dichiara il direttore generale di Confcommercio Pistoia e Prato Tiziano Tempestini – Attendiamo il ponte dell’Immacolata, che tradizionalmente rappresenta il momento di reale avvio delle vendite natalizie, confidando in un incremento dei consumi in tutti i settori”.

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