22 Dicembre 2015

Patto di amicizia Prato-Kobane contro il terrorismo: la richiesta di Left Lab al sindaco Biffoni


“Abbiamo chiesto che la Città di Prato possa lanciare un forte segnale di solidarietà, attraverso la sottoscrizione di un patto di amicizia con la municipalità curda di Kobane, per la richiesta di apertura di un corridoio umanitario, per l’invio di generi di prima necessità, e per l’auspicio verso la popolazione di potersi costruire un futuro sereno e pacifico nel proprio territorio, senza bisogno di scappare dalla barbarie e dalla guerra”: dopo i recenti fatti di cronaca legati al terrorismo di matrice islamica, Left Lab chiede al sindaco Biffoni di dare un segnale forte e legarsi con la città di Kobane per un “gemellaggio” non solo sulla carta. È questo l’intendimento, nato dopo un evento, organizzato presso lo spazio Aut, con due attivisti curdi. “L’incontro sulla resistenza di Kobane e la liberazione del Rojava, nell’ambito del progetto Sentieri Partigiani di LeftLab, ci ha permesso un confronto sulla situazione attuale in Siria e in Turchia con due attivisti curdi dei diritti umani, Ozlem Onder e Erdal Karabey (nella foto) – si legge nella nota di Left Lab – chiediamo perciò al sindaco di Prato di dare un seguito concreto alla nostra richiesta, dopo la sua disponibilità ad inviare un simile messaggio alla comunità internazionale, come del resto già avvenuto in altri comuni toscani di Empoli e Livorno, e di altri in tutta Italia”. “Dobbiamo lavorare per la pace e contro derive nazionalistiche che si alimentano con la facile equazione: “o terrorismo, o guerra” – conclude la nota – non più sostenibile dopo un decennio di campagne Nato in Medio Oriente e Nord Africa , che hanno portato solo più instabilità e profughi dai paesi in conflitto”.