23 Dicembre 2015

Troppo smog a Prato: superati i giorni di sforamento consentiti per l’inquinamento da polveri sottili


Anche Prato è tra le città fuori legge per quel che riguarda lo smog: quest’oggi infatti è stato superato il limite massimo di giorni consentiti dalla legislazione per lo sforamento del livello di inquinamento da polveri sottili, con i 73 microgrammi per metro cubo rilevati dalla centralina di via Roma che decretano il superamento dei 35 giorni annuali di tassi troppo alti di pm10. Un dato allarmante per Legambiente, che ha richieste chiare da fare all’amministrazione.
“Per l’inquinamento atmosferico da pm10 si muore – dice la presidente di Legambiente Prato, Maria Rita Cecchini – lo dicono le statistiche a livello nazionale. Le principali fonti di questo tipo di inquinamento sono gli scarichi delle auto: allora bene provvedimenti come il car sharing o i varchi elettronici, ma è necessaria anche una pianificazione più strutturale e soprattutto che interessi più piani”.
Col tempo sono state eliminate le centraline mobili sul territorio pratese e restano soltanto due postazioni fisse, quella già citata di via Roma all’altezza dell’assessorato al sociale e quella in via Ferrucci. Se nel 2014 non erano stati superati i 35 giorni consentiti per lo sforamento dei livelli, purtroppo la fine di quest’anno porta con sé il triste risultato, poco edificante per la nostra salute. E per l’associazione ambientale la ricetta per migliorare la situazione in città è a portata di mano. “Non crediamo tanto nelle targhe alterne o le domeniche senz’auto – sottolinea Paolo Balestri, del direttivo di Legambiente Prato – quanto piuttosto in politiche più incisive, come l’aumento delle zone pedonali (anche in periferia), delle piste ciclabili o delle corsie per gli autobus, trasporti pubblici più puntuali e presenti, macchie di verde in prossimità delle grandi arterie urbane”.

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