29 Gennaio 2016

Bando per giovani agricoltori, boom di domande in Toscana. Finanziate otto aziende pratesi


C’è chi vuole puntare sulla produzione di olio extravergine di oliva, chi sceglie l’allevamento di capre e chi preferisce occuparsi delle api per ricavare miele. Fino ad arrivare alla proposta di “adottare a distanza un oliveto”, con tanto di APP per far seguire al cliente l’avanzamento delle coltivazioni.

Sempre più giovani toscani sognano di vivere e lavorare a contatto con la natura. E tra questi, anche molti pratesi. Un ritorno alle origini che ha sorpreso, prima di tutto, l’Assessorato regionale all’Agricoltura, sommerso dalle domande di adesione al bando per imprenditori agricoli – è proprio il caso di dirlo, “in erba” -, che rientra nel pacchetto Giovanisì. Il progetto prevede l’erogazione di un contributo iniziale (pari a 40mila euro, 50mila in zone montane) per l’avviamento di nuove realtà, oltre alla possibilità di ottenere agevolazioni e rimborsi sugli investimenti in macchinari e strumenti.

Il successo lo raccontano i numeri: sono state ben 1.761 le richieste dei partecipanti, 29 partite proprio dalla Provincia di Prato. Un vero e proprio boom, che ha spinto i vertici regionali ad alzare la soglia degli investimenti, portando il plafond da 40 a 100 milioni totali. Saranno quindi finanziate 686 richieste ed 8 nuove attività vedranno la luce nel distretto o nei Comuni vicini, per oltre 1 milione mezzo di euro di aiuti economici.

Secondo le stime, le nuove aziende porteranno in 3 anni oltre 8mila nuovi occupati sull’intero territorio regionale. Un’ultima curiosità: la maggior parte dei giovani intende mettere in piedi da sola la propria attività: a presentare domanda sono state infatti 1.307 aziende individuali, circa il 74% del totale.

Giulia Ghizzani

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