29 Gennaio 2016

“Cittadini-mecenati” pronti a recuperare la Gualchiera di Coiano: “Serve un intervento urgente. La struttura sta crollando”


Il nome dell’associazione è in fase di definizione, ma l’obiettivo c’è già ed è chiaro: contribuire alla rinascita della Gualchiera di Coiano, uno dei mulini alimentati dal Gorone nella frazione, usato fino a venti anni fa per l’attività di follatura.

Una perla della tradizione produttiva pratese, che rischia di andare persa a causa del degrado, ma che un gruppo di cittadini pratesi è pronto a salvare garantendo all’Amministrazione – ora proprietaria dell’immobile – impegno, passione e competenza.

Il sogno è trasformare la struttura, bisognosa di interventi urgenti, in un museo di archeologia industriale, una valida appendice del Museo del Tessuto.
Sono già 30 gli aderenti alla causa. Ma il gruppo è in cerca di nuovi sostenitori.

“La vecchia turbina idraulica potrebbe tornare a ad alimentare le macchine stesse – rimarca Roberto Dei, uno dei promotori del gruppo -. Potrebbe essere installato un microgeneratore moderno in grado di portare corrente elettrica a beneficio di tutta la comunità nelle ore di chiusura al pubblico. Insomma, ci potrebbero essere miliardi di possibilità per veder risorgere la Gualchiera”.

“Credo che la cultura, la storia debba essere tutelata e preservata – spiega Don Mauro Rabatti, che ha già espresso il suo ‘sì’ -. La gente è sensibile all’argomento, quindi io sono con loro”.

La partita, a questo punto, si gioca sul Regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, allo studio dell’Amministrazione, e che ha fatto scuola a Bologna e Torino. Uno strumento che il Comune ha in cantiere e che potrebbe dare facoltà ai cittadini di contribuire al recupero e alla gestione di strutture di valore. Con notevoli risparmi, spiega la neonata associazione, per le casse pubbliche.

“Dai primi incontri con l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis è emerso che all’Ente spetterebbe la ristrutturazione complessiva della Gualchiera e il ripristino di parte delle macchine originali – continua Dei -. Il Regolamento dovrebbe comunque prevedere, in linea ipotetica, anche forme di rimborso da erogare ai privati che decidono di mettere a disposizione saperi e conoscenze diffuse per il bene della collettività”.

Delle modalità operative dell’iter si parlerà il prossimo 2 febbraio, alle 21, con un’assemblea pubblica nell’ex salone consiliare della Circoscrizione Nord. Ma intanto c’è bisogno di far presto per mettere in sicurezza l’area.

“Parte del tetto è crollata – conclude Dei – e i macchinari sono all’acqua. C’è bisogno di mettere al riparo gli strumenti e non tra mesi ma al massimo nell’arco di settimane”.

Giulia Ghizzani

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