In prima fila ci sono loro, le allieve del nuoto sincronizzato della Futura, la sua società. E poi tanti altri giovani, amiche, sportivi; ci sono i parenti, i genitori, la madre Pamela il padre Mauro e il fratello Francesco. Intorno al feretro di Elisa Barzagli questa mattina centinaia di persone, in silenzio composto e commozione fortissima per l’ultimo addio alla giovane di 31 anni sconfitta dalla malattia. Sul feretro rose bianche, a terra di fronte all’altare i costumi del nuoto sincronizzato, da sempre la passione della ragazza. “Non è facile ricordare Elisa in pochi minuti – esordisce don Andrea Adamek, molto vicino al fratello di Elisa – non è facile ricordare quella ragazza solare amichevole intelligente e buona. La morte prematura ci insegna: affrettiamoci ad amare le persone, così presto ci lasciano”, sottolinea ancora don Andrea, che prima di Natale aveva scritto al santo Padre, parlando della giovane e della sua famiglia. La risposta della Santa Sede aveva commosso Elisa più di tutti: il rosario che le era stato inviato da Roma Elisa lo stringe ancora tra le mani, adesso per l’ultimo viaggio.“Grazie per tutto quello che hai saputo donarci – aggiunge don Luciano Pelagatti, parroco della Pietà – grazie per il tuo sorriso e la grande sensibilità, la voglia di fare e di imparare, la grande curiosità intellettuale il coraggio e la voglia di vivere. Grazie per il bene che ci hai voluto. La vita o è bene per qualcuno o non è nulla: tu sei stata luce di speranza”. “Panta rei”, ripete citando un aforisma greco una delle amiche del liceo di Elisa; “tutto scorre, il dolore passerà e impareremo a cogliere la tua presenza anche nella tua assenza. Amica con la valigia sempre pronta, ti penseremo partita per un nuovo viaggio, solo più lungo”. Infine le syncronette, le sue “mostriciattole” come le chiamava lei, le rivolgono l’ultimo commosso saluto insieme al presidente della società, Roberto di Carlo: “Sarai per loro un esempio, uno spunto vitale per tutte le tue allieve”. Durante la cerimonia sono state raccolte offerte in favore dell’ATT, l’associazione che aveva assistito Elisa nella malattia. Un lunghissimo applauso commosso ha accompagnato il feretro fuori dalla chiesa, verso il cimitero di San Giusto.
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