Manifatturiero, le aziende straniere superano quelle italiane


SE complessivamente il dato che emerge è una crescita positiva del 4,3% delle imprese straniere in città nel 2014 – ben lontano dai numeri a doppia cifra degli ultimi anni Novanta -, due sono gli aspetti che spiccano tra gli altri nell’annuale rapporto sull’imprenditoria straniera in città elaborato dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Prato. Il primo, che nel 2014 oltre la metà delle nuove imprese avviate aveva un titolare di origine straniera; un fenomeno che rende Prato un territorio ancora una volta unico a livello nazionale. Non solo: i nuovi avviamenti portano le imprese straniere al 30% sul totale; ma diventano una su due se si prende in considerazione il solo comparto manifatturiero. Nel settore, a farla da padrone sono gli imprenditori cinesi: 772 nuove iscrizioni nel 2014 (pari al 77% del totale delle iscrizioni registrate per il settore in provincia), tra le quali si contano, oltre a ben 664 nuove aziende di confezioni, anche 74 nuove imprese classificate come tessili (ovvero soprattutto stamperie, tintorie e stirerie).

Il secondo aspetto che balza agli occhi è la diminuzione del turn over (ovvero il tasso di ricambio tra aperture e chiusure delle imprese) che cala rispetto al passato dando quindi un segnale di maggiore stabilizzazione delle aziende che operano sul territorio.Nel caso delle imprese cinesi, le più numerose, il tasso tra nuove aperture e chiusure è calato di circa 7,5 punti percentuali rispetto al passato, portando il turn over ad attestarsi sul 36%. Una tendenza alla stabilizzazione è confermata anche dall’aumento delle società di capitale: +37,8% nel 2014, di cui più della metà nate su iniziativa di cittadini cinesi anche se comunque la ditta individuale resta la formula organizzativa verso cui si orientano i neo imprenditori, soprattutto se stranieri.  

In numeri assoluti le imprese a titolarità straniera sono 7.801;  di queste 5.230 sono cinesi (64%), seguite da quelle albanesi (566) e da quelle nigeriane (385), che registrano il tasso di crescita più importante: +12,9%. Hanno mediamente 42 anni gli imprenditori stranieri che vivono sul nostro territorio. Tra questi i più giovani sono i nigeriani (il 66,5% ha meno di 40 anni) e i rumeni (il 57,8% ha meno di 40 anni), mentre invece solo il 42% dei cinesi ha meno di 40 anni. Molto presenti anche le imprenditrici: al 30 giugno 2015 erano il 37%. Per i cinesi le donne rappresentano il 45% dei titolari d’impresa, il 43% per i nigeriani. Per le altre etnie i numeri sono molto inferiori.

Lu. Pe.
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STEFANO
STEFANO
8 anni fa

BENE, ORA FATE ANCHE IL CONTO DEL GETTITO FISCALE. IL 50%DELLE AZIENDE STRANIERE PAGA IL 50% DELLE ENTRATE DOVUTE ALLE TASSE ????
COME MAI QUESTO CONTO NON LO VUOLE FARE NESSUNO ?
EPPURE E’ MOLTO SEMPLICE ED E’ IN GRADO DI DIRCI IMMEDIATAMENTE SE QUESTE AZIENDE FANNO PARTE DELLA NOSTRA CITTA’ OPPURE SONO QUI SOLO PER SFRUTTARLA.