15 Gennaio 2016

Meningite C, profilassi per 220 persone in 24 ore. Ed è boom di richieste di vaccinazione


Una vera e propria corsa per avere informazioni, accedere alla profilassi e prenotare la vaccinazione. Dopo il caso di meningite C che ha colpito una ragazza pratese di 27 anni, la cui diagnosi è stata confermata ieri, in tanti si sono presentati al Dipartimento di prevenzione di via Lavarone. La Asl (leggi l’articolo) aveva raccomandato la profilassi a coloro che nella notte tra martedi 5 e domenica 6 gennaio avevano frequentato la discoteca Naif e alle persone che hanno trascorso la sera tra sabato 9 e domenica 10 gennaio alla discoteca Momà, all’Osmannoro, luoghi frequentati dalla 27enne colpita da meningite C.
La giovane, che lavora in una rosticceria di piazza San Marco, si è inoltre recata nella palestra Universo nella tarda mattinata del 5 gennaio, dalle 12,54 e il pomeriggio del 7 gennaio, dalle 17,04. Forse anche nella giornata dell’11 gennaio. In questo caso il rischio contagio è più limitato (il batterio si trasmette per contatto diretto, tramite goccioline nasali e faringee) ma l’antibiotico viene consegnato a coloro che lo richiedono, anche attraverso i medici di famiglia. Soltanto in via Lavarone ieri hanno ricevuto la profilassi 80 persone e stamani, fino alle 13, altre 144 (nella foto, un ragazzo che ha frequentato la discoteca Naif la notte tra il 5 e 6 gennaio mostra l’antibiotico). La Asl ricorda che la meningite si trasmette per contatto diretto da persona a persona attraverso la via respiratoria. Il meningococco vive pochi minuti al di fuori dell’organismo e quindi la malattia, in genere, non si diffonde facilmente. Si ricorda che i contatti dei contatti non devono sottoporsi a profilassi antibiotica.

Le condizioni della ragazza colpita da meningite C, ricoverata nel reparto di rianimazione, sono stazionarie: è cosciente e parla ai medici, che non si sbilanciano sull’evoluzione clinica. Il caso della 27enne pratese ricoverata per Meningococco C all’ospedale Santo Stefano è uno dei tre nuovi casi registrati ieri in Toscana.

 

Boom di richieste di vaccinazioni, le liste di attesa si allungano

La Asl rinnova l’appello ad effettuare la vaccinazione antimeningococco C (tetravalente), gratuita per la fascia di età dagli 11 ai 45 anni. Una richiesta che in tanti hanno colto: stamani al numero 0574-805990, dedicato alle prenotazioni e attivo attivo solo la mattina (dal lunedi al venerdi, dalle 8,30 alle 13), si sono registrate attese di oltre venti minuti per prendere la linea. Se il proprio medico curante non ha aderito alla campagna di vaccinazione (soltanto una cinquantina su circa 200 lo hanno fatto), agli ambulatori di via Lavarone la prima data utile, stamani era fine marzo. Qualche data disponibile, già a fine gennaio, c’era invece negli altri distretti in cui ci si può vaccinare (Poggio a Caiano, Vaiano e Montemurlo) ma per prenotare in molte occasioni occorre chiamare altri numeri di telefono, dal lunedi al venerdi, dalle 10,30 alle 12,30.
Per Poggio a Caiano il numero è 0574 805991; Vaiano 0574 – 805992; Montemurlo 0574 80 59 93. Considerato l’elevato numero di richieste di vaccinazione antimeningococco C presso la sede del Dipartimento di Prevenzione, la Asl consiglia di prenotare presso una delle tre sedi distrettuali nelle quali i tempi di attesa sono ridotti.

Ieri l’assessore alla sanità del Comune di Prato Luigi Biancalani aveva chiesto alla Asl di potenziare il sistema delle vaccinazioni. “Ho parlato con l’ufficio prevenzione dell’azienda sanitaria chiedendo che i vaccini siano distribuiti non soltanto nel distretto di via Lavarone ma anche nei distretti periferici” – spiega Biancalani. “La vaccinazione è la protezione più sicura per combattere la diffusione del Meningococco C – prosegue l’assessore -. La Regione ha messo in atto misure di profilassi importanti con la campagna straordinaria di vaccinazione che è stata prorogata fino al 30 giugno e che prevede la vaccinazione antimeningococco C tetravalente ACWY a tutti i cittadini tra i 20 e i 45 anni che vivono nelle aziende sanitarie in cui si è verificato un caso, quindi anche nell’area pratese”.
Ad oggi a Prato sono state somministrate 14.500 dosi di vaccino da maggio 2015 ad oggi, in collaborazione con pediatri di libera scelta e medici di famiglia.

Dario Zona

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cris0370
cris0370
8 anni fa

Non mi risulta così. Io ho provato a telefonare a Poggio ma dopo vari tentativi mi hanno detto di chiamare a Prato e non sono riuscito a prendere la linea. La mattina siamo tutti impegnati a lavoro non si può stare fissi a telefono. Non è nemmeno la prima volta che provo a chiamare senza fortuna. Capisco che forse oggi era la giornata meno adatta, ma non si possono scrivere inesattezze su argomenti così importanti.