Spento il rogo della Com-Ital Plast, Arpat esclude rischi per l’ambiente. E l’azienda va avanti FOTO


Il devastante incendio alla Com-Ital Plast di Montemurlo non avrà ripercussioni particolari sull’ambiente. A rassicurare, dopo un sopralluogo congiunto con il dipartimento di prevenzione della Asl Area Vasta Centro, sono i tecnici dell’Arpat che non ravvisano “particolari criticità legate all’incendio per la dispersione dei fumi di combustione, né la formazione di inquinanti persistenti”. Arpat non ha ravvisato la necessità di provvedimenti contingibili ed urgenti a tutela della popolazione e dunque il comune di Montemurlo non adotterà alcuna ordinanza.
E’ stata esclusa la presenza di amianto sul tetto, che era stato bonificato negli scorsi anni e rivestito di pannelli in lamiera e pannelli fotovoltaici. Per quanto riguarda il materiale plastico presente all’interno dell’azienda – che si occupa della commercializzazione e non ha macchinari di lavorazione – Arpat segnala che si tratta prevalentemente di polipropilene in granuli. “Sulla base di tale tipologia di materiale plastico i prodotti di combustione sono costituiti prevalentemente da CO2, CO, ceneri incombuste – scrivono i tecnici dell’Agenzia – Nella prima fase dell’incendio si possono generare aldeidi e chetoni che comunque vengono degradati dalle alte temperature. Non si evidenziano particolari criticità legate all’incendio per la dispersione/diluizione dei fumi di combustione, né la formazione di inquinanti persistenti” conclude Arpat, che ha avvisato Gida per il prevenire eventuali problemi legati al trattamento delle acque di dilavamento raccolte dalla fognatura, le quali finiranno all’impianto di depurazione del Calice. Intanto ieri sera i vigili del fuoco hanno definitivamente spento l’incendio. Sul posto sono presenti ancora alcune squadre per completare le operazioni di bonifica e cercare di chiarire le cause che hanno scatenato il rogo. Al momento l’ipotesi più probabile è quella del corto circuito.
Il Comune di Montemurlo si è reso disponibile a fare la propria parte per trovare uno spazio adeguato, dove far ripartire quanto prima l’attività e tutelare così i posti di lavoro. L’azienda, che ha altri 4 magazzini regionali in tutta Italia e ha visto profondamente danneggiata la sede centrale di Montemurlo, è operativa e prosegue l’attività mentre sta cercando una nuova sede.

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