Un weekend all’insegna del baratto con lo SWAPoint a Officina Giovani


Si rinnovano gli spazi della propria casa, si indossa un abito che da tanto tempo si desiderava, si rende felice il figlio o il nipote con un giocattolo. Il tutto a costo zero. Non è la trama di un film di fantascienza o il cosiddetto “film proiettato alla radio”, ma ciò che accadrà questo weekend a Officina Giovani, in piazza dei Macelli, dove dal 15 al 17 gennaio, dalle ore 16 alle 19, si terrà lo SWAPoint. Grazie all’associazione Riciclidea in collaborazione con Officina Giovani e Il Pentolone, i partecipanti potranno entrare in possesso di oggetti, vestiti, giochi e quant’altro, operando uno scambio con oggetti portati a propria volta. Il tutto è basato quindi sul baratto: all’oggetto portato allo SWAPoint sarà assegnato un colore in base al suo valore intrinseco (verde: valore alto; giallo: valore medio; rosso: valore basso), e questo permetterà di acquisire altri oggetti di quel medesimo colore, ossia valore. Ai partecipanti verrà infatti subito rilasciato dai volontari di Riciclidea un tagliando che attesterà il colore ricevuto dall’oggetto portato. Si potranno scambiare abiti, borse, accessori, articoli sportivi, giochi, libri, cd, dvd, complementi di arredo, lampade, oggetti di design, modernariato, artigianato, accessori per neonati, biancheria, decorazioni, piccoli elettrodomestici, casalinghi. Non gireranno soldi, ma oggetti; l’ingresso è libero, è richiesto solo il pagamento della quota associativa annuale a Riciclidea, del costo di 5 euro. L’evento nasce dall’unione di forze dell’associazione Riciclidea, che dal 2010 coinvolge i cittadini pratesi con la sua filosofia del baratto e del riuso creativo degli oggetti, e di Silvia Grazzini, architetto pratese che da anni organizza Swap Party, durante i quali, per l’appunto, si scambiavano oggetti con altri dello stesso valore. “Noi abbiamo sempre allestito mercatini del baratto – riferisce Derry Ciaramelli, presidente di Riciclidea – ma con lo SWAPoint di questo weekend, lo faremo in maniera molto più strutturata, ovvero assegnando prima un valore all’oggetto: questo rende lo scambio più equo. Non l’avevamo mai fatto e ringraziamo per questo Silvia Grazzini, con cui è nata una bellissima collaborazione dal giorno in cui ha deciso di diventare nostra socia”. L’obiettivo è quello di trasformare lo SWAPoint in un appuntamento fisso, ad esempio due volte l’anno, in corrispondenza di particolari momenti, come spiega ancora Ciaramelli: “Le fasi in cui le persone hanno maggiormente bisogno di disfarsi degli oggetti sono il periodo post natalizio, spesso fatto di regali ricevuti che non ci piacciono per niente e che non sappiamo dove mettere, e il periodo dei saldi, in cui abbiamo voglia di acquistare qualcosa di nuovo senza sapere però dove metterlo perché abbiamo armadi e cassetti pieni. Adesso stiamo vivendo entrambe queste fasi e lo SWAPoint può essere il luogo giusto per un’azione di liberazione dagli oggetti che diventa, al contempo, un’azione di rinnovamento”.

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