2 Febbraio 2016

40 studenti pratesi alla Scala per assistere alla Cena delle beffe


La rappresentazione a Milano de La cena della Beffe è l’occasione per un gruppo di ragazzi e studenti del Gramsci-Keynes, del Dagomari e del Marconi di partecipare alla messa in scena della Scala dell’opera scritta su libretto del pratese Sem Benelli da Umberto Giordano.

Questa mattina la consigliera provinciale delegata all’Istruzione Paola Tassi e la preside del Gramsci-Keynes Grazia Maria Tempesti, insieme ai docenti Gerardo Furzi del Dagomari e Valeria Ippoliti del Marconi hanno presentato l’iniziativa con Filippo Coralli, coordinatore del progetto Orizzonti Armonici a cui collabora anche Goffredo Gori.
Saranno 40 gli studenti che con i loro insegnanti arriveranno a Milano domenica 10 aprile per assistere alla rappresentazione pomeridiana dell’opera, diretta da Riccardo Chailly, il nuovo direttore musicale della Scala. Rappresentazione che sarà preceduta, alle 14, dalla visita guidata al museo del teatro. Orizzonti Armonici intanto sta organizzando delle lezioni preparatorie, una in marzo e una in aprile che si svolgeranno nell’auditorium del Gramsci-Keynes e saranno aperte a tutta la cittadinanza.
La Cena delle Beffe è un’opera in quattro atti di Umberto Giordano su libretto di Sem Benelli. A Prato l’opera non è mai stata rappresentata. Avrebbe dovuto celebrare l’inaugurazione del Politeama pratese nel 1925 ma il progetto non vide la luce. Celebre è invece la versione in prosa, scritta da Sem Benelli nel 1908, e interpretata da alcuni dei maggiori attori dell’epoca. Particolarmente famosa è la versione interpretata da Clara Calamai e Amedeo Nazzari.

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Silvia Vasetti
Silvia Vasetti
8 anni fa

Perché in questa lodevole iniziativa non sono stati coinvolti gli studenti del Liceo musicale?

Filippo Coralli
Filippo Coralli
8 anni fa

Il progetto “A scuola di Opera” è stato inviato ad inizio anno a tutte le scuole superiori. Sarebbe stato molto bello se avesse aderito anche il Liceo Musicale ma purtroppo così non è stato.

Roberto Bonvissuto
Roberto Bonvissuto
8 anni fa

I ragazzi pratesi sono costretti ad andare a vedere quest’opera a Milano perché a Prato nonostante i vari teatri belli e importanti che abbiamo a Prato oltre alla Camerata Strumentale. Questo mi fa pensare. Tuttavia è positivo che nelle scuole si faccia conoscere l’opera ai giovani