Al Soccorso va in scena il dialogo multiculturale con i “Giardini Comunicanti” FOTO


Una zona di Prato considerata spesso ‘difficile’ e problematica diventa un laboratorio di integrazione. Ė quello che accade oggi al Soccorso con l’iniziativa “Giardini comunicanti” cui hanno dato vita diverse associazioni del territorio, coordinate dal Laboratorio Forma Mentis: una azione che parte dal basso, dunque, dagli stessi cittadini, allo scopo di far “comunicare” tra loro, così come recita il titolo dell’evento, le varie comunità straniere presenti nell’area sud della città. L’evento si doveva svolgere ai giardini pubblici di via Carlo Marx, ma a causa della pioggia è stato spostato nel centro civico Pitigliani di via Milano, dove andrà avanti per tutto il pomeriggio. Le condizioni atmosferiche non hanno frenato l’entusiasmo delle associazioni che si sono occupate delle attività di questa domenica, Riciclidea e Viaggi e Scoperte, né impedito la partecipazione della cittadinanza: famiglie di nazionalità pachistana e cinese residenti in zona si sono unite volentieri, complice anche il fatto che i laboratori creativi fossero per lo più rivolti ai bambini.

Oggi più che mai si è visto come i più piccoli possano essere un ponte per l’integrazione e la conoscenza tra le numerose comunità del Soccorso. In particolare, la mattina è stata dedicata alla costruzione con materiali riciclati – questa, infatti, la filosofia secondo cui è nata e agisce l’associazione Riciclidea – di carretti di carnevale, ciascuno rappresentante una comunità straniera presente a Prato: spiccavano il verde, il giallo e il nero della Giamaica, i tessuti dai toni caldi della Nigeria, le lanterne della Cina. Non mancava naturalmente il carretto dedicato a Prato costituito da scarti tessili. I bambini, aiutati dai membri delle associazioni coinvolte, hanno collaborato alla realizzazione dei carri, che sfileranno nel pomeriggio: hanno lavorato fianco a fianco, annullando ogni differenza di colore della loro pelle.

Un’altra parte rilevante nei lavori di oggi l’hanno avuta i ragazzi richiedenti asilo ospitati a Prato dalla Coop22: anche loro sono stati contagiati dalla passione per il riciclo e hanno realizzato con diversi pezzi di stoffa il costume di Carnevale del presidente di Riciclidea, Derry Ciaramelli, che così commenta: “siamo davvero contenti di come sta andando la manifestazione. La pioggia non ha fermato i cittadini che oggi stanno dimostrando l’amore per questa terra, sia essa per loro natale o di adozione. La presenza dei bambini aiuta molto, perchè mentre colorano e tagliano, i loro genitori scambiano due chiacchiere, dando vita ad un dialogo importante tra le comunità”. “Un dialogo multiculturale – gli fa eco Davide Finizio, presidente di Viaggi e Scoperte – ma anche multireligioso: sono coinvolte la parrocchia di S. Maria del Soccorso, ma anche la comunità islamica e il tempio buddista”.

Erano presenti anche il vicesindaco Simone Faggi e il comitato cittadino di Riqualificazione del Soccorso. Il pranzo è stato offerto dall’associazione di cittadini cinesi della Città del Cervo Bianco, molto attiva nelle ultime settimane con i suoi sit-in di protesta contro la violenza e famosa per le azioni di pulizia in via Pistoiese. Menu a base di riso alla cantonese e involtini primavera, anche la cucina fa da collante tra i partecipanti. L’evento sarà replicato domenica prossima, 14 febbraio, quando la faranno da padrone le attività ludiche e motorie organizzate dall’associazione Cieli Aperti, dall’asilo ABC, dalla Polisportiva Il Sogno, dalla Bocciofila di Prato. Sperando, questa volta, nel bel tempo.

 

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