Scioperano di nuovo i lavoratori delle aziende del gas della Toscana per chiedere tutele e garanzie in vista delle future gare per l’affidamento del servizio. Giovedì 25 febbraio incroceranno le braccia i 2mila dipendenti regionali del comparto e anche 400 lavoratori pratesi – dell’area ex Consiag – torneranno a far sentire la loro voce alle istituzioni nazionali e locali.
A non far dormire sonni tranquilli sono le incognite legate all’eventuale cambio nella gestione della rete di distribuzione: una transizione delicata – spiegano Cgil, Cisl e Uil di settore – “che mette a repentaglio diritti, tutele occupazionali e aspetti di natura previdenziale”. Con condizioni al ribasso – ed ecco il timore più grande – per il personale impiegato.
“I lavoratori rischiano di lavorare anche cinquanta, cinquantacinque anni prima di avere la pensione – spiega Massimiliano Brezzo, segretario generale Filctem Cgil Prato -. In alternativa, rischiano di pagare decine o centinaia di migliaia di euro, ad esempio, al fondo previdenziale in cui confluiscono. Rischiano di diventare nuovi assunti e quindi di avere l’applicazione del Jobs Act che è peggiorativo in confronto alla situazione che avevano in precedenza. Il paradosso è che queste cose le rischiano restando a lavorare nello stesso posto e cambiando solo il nome dell’azienda sulla maglietta o la targhetta dell’ufficio”.
Lo stato di agitazione sarà accompagnato in città da una mobilitazione, alle 11.30, sotto Palazzo Comunale. Obiettivo dei sindacati è incontrare il sindaco Matteo Biffoni: nei prossimi mesi il Comune sarà infatti chiamato a stendere il nuovo bando per la gestione della rete del gas, un bando che riguarderà tutti i comuni della provincia di Prato e alcune realtà di Pistoia e Firenze, ora servite da Centria-Estra. Un affidamento per i prossimi dodici anni in cui si inserisce la partita cruciale sulla clausola di garanzia per i lavoratori.
“La legge deve sanare questo scenario paradossale. In alternativa ci deve essere la disponibilità del pubblico che bandisce le gare a risolvere il problema – prosegue Brezzo -. E’ già avvenuto a Biella e a Perugia, con accordi che riconoscono ai lavoratori adeguate clausole di garanzia. Qui in Toscana invece tutto tace mentre le gare si avvicinano sempre più. Il nostro desiderio è intervenire a livello nazionale per azzerare o limitare i danni a questi lavoratori. L’obiettivo minimo che ci diamo è chiedere, appunto, al sindaco Biffoni di inserire nel prossimo bando questo aspetto di tutela, fondamentale – conclude – per i dipendenti”.
Giulia Ghizzani