10 Febbraio 2016

Carmignano, il sindaco ritira per il capodanno cinese l’ordinanza che vieta i botti: e scoppia la polemica


In attesa di quelli veri i botti virtuali a Carmignano sono già cominciati. A far nascere la polemica la decisione del sindaco Doriano Cirri di ritirare l’ordinanza che vieta lo scoppio dei botti in occasione del prossimo capodanno cinese, che cade il 21 febbraio. L’ordinanza era stata varata in occasione del capodanno. Carmignano era stato, insieme a Vernio e Vaiano, tra i comuni della provincia a vietare i fuochi d’artificio per la notte di San Silvestro. Ora però, in occasione del capodanno cinese, il dietrofront del sindaco del comune mediceo. Una decisione che ha scatenato le polemiche di parte dell’opposizione. Il consigliere comunale Mauro Scarpitta ha parlato di ordinanza revocata solo per favorire la comunità cinese. Cirri da parte sua ha motivato la scelta sostenendo di aver ricevuto – a seguito dell’ordinanza – reclami scritti dalle associazioni che gestiscono spettacoli che minacciavano azioni legali. 

Per evitare contenzioni il sindaco ha quindi deciso di ritirare l’ordinanza: “E’ un’ordinanza difficile da far rispettare – ha spiegato Cirri – e in occasione del capodanno l’avevamo emessa per richiamare tutti ad un senso di civiltà e responsabilità. Visti i reclami delle associazioni e la difficoltà di farla rispettare abbiamo deciso di ritirarla, anche in virtù del fatto che per il loro capodanno i cinesi non fanno abuso di fuochi artificiali”. Cirri assicura che non sono arrivate pressioni dalla comunità cinese e liquida le polemiche come inutili.
Il 21, quindi, il Dragone sfilerà nel pomeriggio nella zona industriale di Bocca di stella, accompagnato regolarmente da mortaretti e fuochi d’artificio.

 

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